Speravo che Lorenzo Musetti (17), appena entrato nella top 20, riuscisse a battere abbastanza agevolmente il rientrante sudafricano Lloyd Harris che aveva giocato al Roland Garros l’ultima partita nel circuito. L’operazione al polso destro gli è costata diversi mesi di stop. E’ rientrato solo nelle prime due settimane dell’anno per giocare due Challenger nei quali ha dimostrato che sta tornando in condizione.
Musetti soffre ancora di un problema alla spalla che si trascina dalla United Cup. Si vede fin dai primi game che Lorenzo gioca con prudenza, ha paura di forzare mentre il sudafricano è entrato in campo molto deciso a vendere cara la pelle. Lloyd, che aveva raggiunto all’inizio dello scorso anno il best ranking in 31a posizione, oggi è numero 186 ed è costretto a ricorrere al ranking protetto a causa dell’interruzione.
Peccato che il carrarino non sia riuscito a vincere dopo la grande rimonta di due set e di buona parte del terzo. Match diviso in due momenti ben precisi con un super tie-break nel quale Harris ha mostrato maggiore coraggio e ha rischiato di più nei punti conclusivi.
Lorenzo parte lento. I primi otto punti del match sono di Harris. E’ proprio il break subito a freddo a fare la differenza nella prima frazione anche se il carrarino ha la possibilità di rientrare. Harris serve abbastanza bene, gioca un diritto incisivo e porta a casa meritatamente il primo set. 6-4 Harris.
Il secondo set è giocato ancora peggio del primo. Muso non trova le misure del campo. Il suo diritto è poco incisivo e preciso e anche il rovescio latita. Lloyd è ordinato e senza strafare fa molto bene il suo. Lorenzo tiene solo il terzo game, per il resto è un assolo del giocatore di Città del Capo che gioca ordinato e preciso. Sfrutta le tante debolezze dell’avversario che proprio non riesce a entrare in partita. 6-1 Harris.
Anche il terzo set non sembra distanziarsi molto dai primi due. Lorenzo si trova sotto per 4-1, ma in quel momento arriva la reazione che è ancor prima emotiva che tecnica e fisica. Nel fatidico settimo game strappa il servizio riaprendo il set e quindi il match. Riporta la frazione in equilibrio e gioca un tie-break perfetto nel quale non lascia nemmeno un punto all’avversario. 7-60 Musetti.
Nel quarto set Musetti è rinfrancato nel morale e sicuramente ne risente positivamente il suo gioco che si fa più propositivo anche se appare evidente il calo fisico di Harris al quale non riesce più nulla di ciò che veniva facile nei primi due set. Il break al quarto e all’ottavo gioco mandano velocemente Lorenzo al quinto set che un’ora prima era da considerare una chimera. 6-2 Musetti.
Sinceramente non credevo nella rimonta ma una volta arrivata pensavo che il quinto set fosse quasi una formalità per il toscano. Harris tuttavia non è più quello del quarto set. I suoi colpi tornano a funzionare. Nel quinto game è Harris a brekkare ma Lorenzo è bravo a rimanere mentalmente nel match. Controbrekka e si riporta in parità. Su 4-4 mi sembra che entrambi si preparino mentalmente al super tie-break che arriva inesorabile.
Il super tie-break vede il sudafricano più preciso e pronto ad approfittare degli errori di Lorenzo. Alcuni suoi colpi escono di poco ma intanto Harris a metà gioco prende quel vantaggio che rende improponibile qualsiasi possibilità di rimonta. Llyod allunga sul 7-2 e quindi sul 9-4 per chiudere al primo match point con la combinazione servizio-diritto. 7-64 Harris.
Da junior Musetti vinse l’Australian Open. Da senior nelle due partecipazioni non ha ancora vinto un match. Speriamo che nel 2024 sia più esperto e maturo e riesca ad inanellare alcune vittorie anche nel primo Slam dell’anno.
Harris-Musetti 6-4 6-1 60-7 2-6 7-64