Dispiace dirlo ma Fabio Fognini nel 2023 è partito come peggio non poteva. A Buenos Aires per mano di Laslo Djere è arrivata la terza sconfitta consecutiva dopo quelle di Aukland contro Brooksby e di Melbourne con Kokkinakis. Fabio dopo lo Slam australiano si è dovuto fermare per un problema fisico ma questa motivazione non basta per giustificare la sua prestazione che è stata priva di mordente, con poco spirito agonistico.
E’ ormai un bel po’ di tempo che non vediamo il ligure dispiacersi veramente per errori che una volta lo facevano arrabbiare, spesso troppo, ma che nel proseguo della partita gli davano l’adrenalina per riuscire a reagire. Sembra crederci sempre meno. Non lo vogliamo vedere solo timbrare il cartellino, ci mancano i suoi colpi di genio e una certa continuità di rendimento nel corso del match.
Continuità che nell’incontro con Djere è mancata. Dopo un avvio senza strappi nel quale hanno tenuto i propri turni di servizio abbastanza agevolmente, è stato il giocatore di Arma di Taggia al sesto gioco ad avere le prime palle break annullate dall’avversario che sul 4-4 alle prime vere occasioni non si è lasciato sfuggire la chance di strappare il servizio e quindi di chiudere a 30 il decimo game. 6-4 Djere.
Nel secondo set abbiamo visto Fabio, nonostante si sia procurato alcune palle break al quarto e al sesto, continuare a giocare con ancora meno convinzione. Lo dimostrano i due break subiti al terzo e al settimo gioco da un player che si muoveva abbastanza rapido in campo e colpiva la palla con una buona fluidità. Il controbreak di Fabio all’ottavo gioco è servito solo ad addolcire il punteggio che comunque rimane abbastanza severo. 6-4 Djere.
Salta così l’eventuale sfida con Alcaraz che incontrò l’anno scorso a Rio. Lasciatemi dire che forse è meglio così.
Djere-Fognini 6-4 6-4