Carlos Alcaraz (1) aveva finito la stagione in tono minore. Dopo il grandissimo exploit della vittoria del quarto Major dell’anno, quello di Flushing Meadows a soli 19 anni, il giovanissimo di Murcia aveva preso una pausa tennistica che gli aveva fatto giocare sottotono gli ultimi tornei della stagione. A complicare i piani per l’inizio del 2023 è arrivato durante Parigi-Bercy uno strappo muscolare agli addominali e all’avvicinarsi del primo Slam dell’anno un infortunio alla gamba destra che non gli ha permesso di essere presente all’Australian Open.
Il viaggio in Sudamerica con la partecipazione ai tornei di Buenos Aires e di Rio de Janeiro non faceva parte dei piani, ma prima di affrontare i ben più impegnativi tornei di Indian Wells e Miami e quindi la stagione europea sul rosso, da qualche parte doveva pur iniziare. Il 2023 è così ripartito dall’amata terra che l’anno scorso gli ha dato la gioia di vincere a Barcellona e a Madrid.
Carlitos contro Laslo Djere ha mostrato a tratti il suo gioco che tanto piace al pubblico accorso a vederlo e ad applaudirlo come fosse uno di loro. L’inizio è stato di ottimo livello con palle cariche di spin, smorzate, servizi a uscire e discese a rete che gli hanno permesso di strappare il servizio al terzo game per poi ripetersi al settimo. Non ha concesso palle break e nessuna opportunità concreta al serbo di sperare in una rimonta. 6-2 Alcaraz.
Nella seconda frazione, molto più combattuta e nella quale Laslo è riuscito ad impensierire con il suo diritto potente e preciso l’avversario, lo strappo decisivo è arrivato al decimo game dopo che sono fioccate molte palle break non sfruttate. Il serbo ha brekkato dopo che si era portato 0-40 e quindi il match è stato deciso al terzo, per me abbastanza imprevisto visto l’andamento iniziale. 6-4 Djere.
Nella terza frazione si è rivisto il giovane di El Palmar ritornare a giocare come nel primo set: sicuro al servizio e nei fondamentali, capace di coinvolgere il pubblico in colpi veramente spettacolari. Il break iniziale confermato al settimo gioco permetteva ad Alcaraz di chiudere con estrema facilità, come nel primo set, senza concedere l’opportunità al serbo di riavvicinarsi nel punteggio. 6-2 Alcaraz.
Ad attendere Alcaraz un altro serbo, Lajovic, proveniente dalle qualificazioni e che dopo la finale di Montecarlo contro Fognini nel 2019 non ha più ottenuto risultati di rilievo, nemmeno sulla terra battuta che è la superficie che preferisce. L’unico precedente tra il serbo e lo spagnolo risale all’Australian Open 2022 nel quale l’allora diciottenne Carlitos ebbe vita molto facile.
Alcaraz-Djere 6-2 4-6 6-2