Nell’articolo Al torneo Atp 500 di Rio de Janeiro si giocano le semifinali: Alcaraz-Jarry e Zapata Miralles-Norrie avevo scritto se avremmo rivisto la stessa finale di Buenos Aires Alcaraz-Norrie. Non era difficile prevederlo. La risposta è positiva.
Carlos Alcaraz (1) ha effettivamente vinto ma ci sono volute 2 ore e 45 minuti per avere la meglio del cileno Nicolas Jarry che è un player che vale molto di più della sua attuale classifica di n° 139.
Il murciano si è trovato ad inseguire fin dalle battute iniziali. Nella prima frazione ha perso il suo primo turno di battuta e non ha avuto possibilità di recupero fino al 3-5 quando il cileno ha perso il proprio servizio a 0. Si è così giunti al tie-break dominato da Nicolas fin da subito. 7-62 Jarry.
Nella seconda frazione di nuovo Jarry ha avuto diverse occasioni per scappare ma Alcaraz non gli ha permesso con bravura e anche con un po’ di buena suerte la fuga. Non si sono più viste palle break fino al 6-5 Alcaraz quando lo spagnolo ha chiuso il set in modo pirotecnico – brekkando a 0 – ma approfittando anche degli errori dell’avversario che da quel momento è uscito completamente dal match. 7-5 Alcaraz.
Il terzo è stato un assolo del player di El Palmar che ha brekkato al secondo, al quarto e al sesto gioco. A questa disfatta hanno contribuito due elementi. Carlos ha alzato il livello del gioco con il servizio e i colpi da fondo ma Nicolas ha dimostrato che non aveva più risorse da spendere. E’ calato vistosamente dal punto di vista fisico. Non bisogna dimenticare che proveniva dalle qualificazioni e quindi era alla sua sesta partita consecutiva. E’ comunque in crescita e penso che nel 2023 risalirà la classifica di molte posizioni. 6-0 Alcaraz.
Lo spagnolo ha alternato giocate straordinarie, recuperi impensabili e una discreta varietà di colpi a errori ancora molto vistosi che dovrà limitare abbastanza velocemente dal suo repertorio se vuole ripetere i risultati della scorsa primavera.
Alcaraz-Jarry 62-7 7-5 6-0
Alcaraz come ho detto incontrerà in finale il britannico Cameron Norrie (2) che ha battuto in oltre 2 ore e trenta minuti l’altra sorpresa del torneo, lo spagnolo Bernabè Zapata Miralles che ha ottenuto i migliori risultati sempre sulla terra battuta. A Buenos Aires era arrivato in semifinale dove era stato sconfitto senza attenuanti da Alcaraz, mentre a Rio dopo aver battuto Francisco Cerundolo, come aveva fatto in Argentina, ha dovuto faticare non poco per avere la meglio di Ramos Vinolas che dei tornei sudamericani è da sempre un cliente affezionato e con buoni risultati.
I primi due set sono stati vinti uno per parte con relativa facilità. I break di Cameron al terzo e al quinto game nel primo set che hanno fatto seguito a quello di Zapata all’inizio del secondo hanno portato i giocatori al set decisivo.
Nel sesto game della terza frazione Norrie ha provato la fuga ma è stato ripreso in quello successivo. Logica quindi la chiusura in volata al tie-break nel quale Cameron ha dimostrato una maggiore esperienza e consapevolezza nel momento determinante. E’ salito sul 4-1 e quindi sul 6-3 per chiudere 7-63 Norrie.
Si rigioca quindi la finale della scorsa settimana. Vediamo se Norrie, da gran giocatore tattico qual è saprà portare le variazioni che potranno destabilizzare se non addirittura sorprendere il netto favorito della vigilia. A Buenos Aires finì 6-3 7-5 per il murciano.
Norrie-Zapata Miralles 6-2 3-6 7-63