Alex De Minaur (8) aveva una certa esperienza di finali Atp e si è vista. Ne aveva giocate 10, vincendone 6. Aveva tuttavia perso gli ultimi atti dei tornei Atp 500 di Washington e Basilea. Tommy Paul (7), recente semifinalista all’Australian Open, aveva vinto a Stoccolma nel 2021 contro Shapovalov.
L’australiano di Spagna dominando il terzo set dopo aver ceduto la frazione iniziale può riempire la casella, con il primo titolo, dei tornei Atp 500. Per i 1000 c’è speranza ma credo che abbia bisogno ancora di tempo.
Si erano incontrati a livello Pro tre volte, nel 2022. Aveva vinto sempre l’australiano: sul cemento di Indian Wells, sul rosso del Foro Italico, sull’erba di Eastbourne. A dir il vero c’è anche un precedente molto datato giocato agli US Open junior dove in semifinale Tommy, di due anni più grande, non aveva lasciato un solo game. Immagino che Alex se lo ricordi bene e ora si sia vendicato a dovere.
Ma veniamo a oggi. E’ probabile che il player del New Jersey abbia risentito del lunghissimo match con l’amico Fritz perché ad un primo set giocato in pressione e vinto abbastanza agevolmente grazie ad un break conquistato nel quarto game, è seguito un secondo dove game dopo game le fatiche si sono fatte sentire.
Dal secondo set è più spesso Alex ad avere il pallino in mano. Gli servono due break, al sesto e al decimo game, per vincere la frazione perché Paul con un primo controbreak prova a resistere.
Ormai il copione della partita, sempre più nella racchetta di De Minaur, è cambiato. Nella terza frazione le diverse palle break che De Minaur deve annullare nel game iniziale sono un fuoco di paglia perché sventato il pericolo inizia l’assolo di Alex che vince cinque game di fila.
Ha un primo match point al sesto gioco, ma chiude a 15 nel settimo. Paul è ormai scarico di energie mentre De Minaur, dimostrando una solidità e una preparazione atletica fuori dal comune, sembra ancora pronto a continuare come fosse un torneo dello Slam.
De Minaur-Paul 3-6 6-4 6-1
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