Quando il 13 ottobre 2021 Jannik Sinner n°14 del ranking mondiale e Taylor Fritz n°39, s’incontrarono per l’unico precedente agli ottavi di finale di Indian Wells, l’altoatesino era il favorito. Il californiano che aveva già battuto Berrettini sconfisse l’azzurro per 6-4 6-3.
Nei quarti di finale di oggi, lo statunitense detentore del titolo partiva, almeno per il sottoscritto e non solo, leggermente favorito ma per fortuna ci siamo sbagliati perché Jannik ha giocato una partita quasi perfetta.
Sempre in pressing, bravissimo sulla diagonale di rovescio, eccezionale a cercare e trovare gli angoli che mettevano in difficoltà Taylor che è stato molto falloso soprattutto quando gli scambi si allungavano. Ha servito meglio dell’avversario anche se questo è il colpo sul quale deve lavorare maggiormente se vuole giocare per vincere non solo i Masters 1000 ma anche gli Slam.
La partenza sprint di Jannik gli è utilissima ai fini del successo nella prima frazione. Taylor mette in campo nel primo gioco solo due prime mentre Jannik risponde aggressivo e sicuro. Cancella la possibilità di un immediato controbreak grazie ad una accelerazione di diritto e sale con molta sicurezza senza concedere quasi nulla fino al 5-3. L’ottavo game, oltre al secondo, è l’unico nel quale Jannik quando batte è costretto ai vantaggi ma è lui che detta i tempi, che mostra maggiore sicurezza.
Sembra inscalfibile. Nel game successivo Taylor con il primo ace della partita cancella un set point ma non può fare nulla nel decimo gioco quando l’azzurro mostra di essere lucido tatticamente e precisissimo nell’esecuzione. Il braccio non trema. Chiude senza concedere punti e con un ace che sigilla la superiorità. 6-4 Sinner.
Nel secondo set Taylor serve bene – perde solo quattro punti nei suoi turni, vincendone tre a 0 – e gioca meglio in risposta. La prima di Jannik è meno sicura e anche se è lui a vincere quasi sempre il punto quando gli scambi si allungano, l’impressione è che comandi meno il gioco. E’ Taylor in questa fase a decidere maggiormente come si giocano i punti. Basta un decimo game con qualche errore di troppo e un servizio poco convincente per permettere allo statunitense di essere aggressivo in risposta e fare suo il game alla prima occasione. 6-4 Fritz.
Il terzo set parte subito con i fuochi d’artificio. D’obbligo è guadagnare qualche centimetro di campo per aggredire per primo. Sinner lo fa benissimo al primo turno di servizio di Taylor che viene brekkato ma è velocissimo a controbrekkare. Nulla di fatto. Si continua in parità. 1-1.
Mentre nel secondo set Fritz non aveva tuttavia problemi a tenere il servizio, nel terzo la situazione è cambiata. E’ quasi sempre lui in affanno e in recupero. Deve salvare due palle break nel terzo game e un’altra nel settimo ma l’impressione che possa scoccare l’ora della verità e che non sarà il momento più bello della giornata per Taylor appare abbastanza evidente. Nel nono gioco Jannik sale 0-30 e poi 15-40. Arriva la palla che gli dà il break e quindi la vittoria in un game nel quale lo spirito è quello giusto e i colpi sono traccianti. 6-4 Sinner.
Successo meritato di Jannik che mostra grande solidità mentale e fisica. Ha saputo reagire dopo aver giocato male l’ultimo game del secondo set e aver raccolto poco in risposta. Nella terza frazione è tornato ad essere ancora più sicuro come se avesse capito che il vento non poteva che girare dalla sua parte. Bravissimo a non demoralizzarsi quando Taylor ha annullato le palle break e a giocare un nono game perfetto.
Jannik è in crescita, ormai una formalità rientrare nella top ten. E’ guidato benissimo da un team che lavora per lui e al quale il ragazzo della Val Pusteria è capace di contraccambiare dando il meglio di sé con accelerazioni straordinarie quando gioca e con un sorriso bellissimo subito dopo la vittoria, segno di uno spirito vincente ma umile, l’unico modo per diventare un campione e di rimanerci nel tempo.
Sfiderà il vincente tra Alcaraz e Auger-Aliassime.
Sinner-Fritz 6-4 4-6 6-4