Dispiace molto vedere Diego Schwartzman in crisi. La sua è una crisi esistenziale prima ancora che tecnica, di risultati, di palle troppo corte o che escono di pochi centimetri. Ci eravamo abituati a vedere Diego, il miglior giocatore argentino degli ultimi anni dopo Del Potro, lottare su ogni palla, giocarsela anche con i migliori fino all’ultima stilla di sudore, fino alla capitolazione che arrivava sempre dopo tempo anche con i migliori.
Ricordo a chi ha la mente corta che il player di Buenos Aires nel 2020 arrivò alla finale del torneo che sta disputando, perdendo da Djokovic, e in semifinale al Roland Garros l’anno prima perdendo da Nadal. Aveva anche imparato a giocare piuttosto bene sul veloce – la finale di Vienna ne è un esempio lampante – ed era entrato tra i top ten nel 2020.
Oggi la sua palla è corta, il braccio è lento, il gioco poco fluido. Quello che fino ad un paio di anni fa gli riusciva facilmente oggi è diventato terribilmente difficile.
Dall’altra parte della rete c’è un giocatore italiano di Sanremo di 22 anni, Matteo Arnaldi, in forte ascesa e che sta bruciando le tappe se si pensa che l’anno scorso agli Internazionali raccoglieva cinque game contro il croato Cilic che oggi è fermo ai box per infortunio.
Nel primo set i break parlano chiaro. Matteo strappa il servizio al secondo e al sesto game. Diego non si avvicina mai ad un’ipotetica palla break. 6-1 Arnaldi.
Nel secondo set Diego prova a scrollarsi il peso della sconfitta. La sua palla è più pesante, gli schemi variano maggiormente e soprattutto iniziano a funzionare. La fiducia è in crescita e si vede. I game si fanno più avvincenti, gli scambi più lunghi. I giochi di Arnaldi arrivano anche ai vantaggi, nel primo set non succedeva. Si vedono anche palle break. Quella decisiva è al decimo. Vanno al terzo. 6-4 Schwartzman.
Nel terzo set è ancora il sanremese a riproporsi, a farsi più aggressivo. Parte meglio. Brekka e conferma. Ora tocca a Diego recuperare. L’argentino non vuole gettare la spugna e lotta. L’impegno è massimo, ma certe volte il braccio non fa quello che la mente vorrebbe. Matteo è rincuorato, la piccola crisi del secondo set sembra lontana. Il traguardo è sempre più vicino. Il quarto match point di Arnaldi è quello buono. 6-3 Arnaldi.
Sia derby con Musetti. A Monte Carlo Lorenzo batté Nardi senza fargli fare un game. Non credo proprio che succederà lo stesso con Arnaldi.
Arnaldi-Schwartzman 6-1 4-6 6-3