Ogni giorno pensiamo di veder giocare una nuova stella. Bastano due colpi da fondo pennellati sulla riga, un rovescio lungolinea velocissimo, una buona volée, un forte giocatore battuto e pensiamo che una nuova star del firmamento tennistico si sia accesa.
Quanti si ricordano con precisione il nome dell’ungherese che fece fare una figuraccia al Foro Italico ad Alcaraz? Si chiama Fabian Marozsan e dopo quel match si è gridato ad un nuovo campionissimo pronto a fiorire nei campi da tennis. L’ungherese dopo quel successo ha fatto in tempo a perdere con Coric nel turno successivo e a Parigi al secondo turno delle qualificazioni dove ha rimediato sei game con il diciottenne cinese Shang.
Parliamo adesso dell’avversario che oggi ha incontrato Lorenzo Musetti (17). Si chiama Alexander Shevchenko, ha 22 anni ed è russo. Il giovanotto negli ultimi mesi ha fatto buoni risultati. Abbiamo scoperto che è amico di Medvedev con il quale gioca alla play station da anni e lo abbiamo visto ultimamente impegnare lo stesso Daniil a Madrid e Sinner a Roma. “Ecco un altro campione”, ci hanno assicurato. Ce lo ha ricordato anche il moscovita che vive in Francia e non solo perché sono amici. “E’ un giocatore su cui puntare”, ha detto.
Di Lorenzo Musetti in questa prima parte di stagione si è detto il peggio e che si era dimenticato l’ABC del tennis. Tutto da rivedere, quindi. Poi lo guardi giocare stasera con il futuro campione russo e ti accorgi che la distanza tra i due player, Lorenzo ha anche due anni di meno, è abissale e secondo me incolmabile anche se il buon Alexander dovesse allenarsi sei ore al giorno.
Lorenzo ha mostrato un repertorio di primissimo livello. Contro la clava di Alexander l’azzurro si è opposto con il fioretto. La potenza da una parte, il tocco dall’altra. Il carrarino ha provato e trovato mille soluzioni con palle corte, liftate, top spin, servizi a uscire, pallonetti e qualsiasi cosa vi venga in mente. Ha variato mille volte l’altezza e la direzione della palla e ha fatto letteralmente impazzire l’avversario e divertire il pubblico che non ha visto uno spettacolo lunghissimo in termini di tempo ma sicuramente è uscito soddisfatto perché non capita quasi mai di vedere un tennista giocare così bene.
Se poi volete vi aggiorno pure sull’andamento dei game così vi ho offerto un servizio completo. Nel primo set Alexander ha vinto solo il primo gioco in cui era al servizio, nel secondo sempre il suo primo turno alla battuta e nel terzo gli è andata meglio perché di game ne ha vinti la bellezza di due: al terzo e al quinto. Per il resto è stato un assolo di Lorenzo.
Dimenticavo. Adesso vediamo cosa riuscirà a fare Seyboth Wild che ieri nella sorpresa generale ha sconfitto Medvedev. Sarà il nuovo Guga Kuerten, visto che è brasiliano? Io credo di no.
Di campioni ce ne sono pochi e noi Lorenzo Musetti ce lo teniamo strettissimo.
Musetti-Shevchenko 6-1 6-1 6-2