La prima semifinale vede di fronte l’australiano di Spagna Alex de Minaur (7) e Holger Rune (2). Il danese, prime vittorie sull’erba del Queen’s, sta imparando velocemente. Alle sue capacità tennistiche che sono indiscutibili aggiunge una dose di cattiveria agonistica, astuzie e di personalità che gli permettono di rendere al meglio anche nei momenti più difficili. Finora ha sconfitto Cressy, Peniston e Musetti (6) che a mio parere avrebbe potuto far suo un match nel quale è stato in vantaggio nel primo set e ha avuto due palle set nel secondo.
Il ventenne di Gentofte incontra Alex che indubbiamente conosce molto meglio questa superficie. Due anni fa vinse il torneo di Eastbourne battendo in finale in un match tiratissimo Sonego. L’anno scorso è arrivato agli ottavi di finale a Wimbledon. Finora ha sconfitto con facilità Murray e Schwartzman mentre con Mannarino, player le cui caratteristiche si adattano perfettamente all’erba, ha vinto una vera e propria battaglia nella quale il francese ci ha provato fino all’ultimo.
Tre i precedenti, ovviamente tutti recenti. Holger ha vinto nel giro di quattro giorni nell’ottobre dello scorso anno a Stoccolma e a Basilea, mentre Alex l’ha spuntata in tre set nella semifinale di Acapulco all’inizio di marzo di quest’anno.
Alex parte subito forte. L’australiano si adatta al match variando e usando molto lo slice di rovescio. Rune dopo non aver quasi giocato i primi game incomincia a far vedere la sua pasta nel terzo. I suoi colpi sono più potenti e il diritto di de Minaur perde spesso fluidità. Mi sembra che i colpi del danese incomincino a partire con maggiore facilità, si sta adattando colpo dopo colpo alla partita. Holger ha qualche difficoltà a leggere le traiettorie che variano dei servizi di Alex che giustamente ne approfitta appena ne ha la possibilità. 4-2 De Minaur.
Il danese appena può prova a scendere, non vuole farsi imbrigliare dalla rete di scambi di The Demond. L’australiano serve con sicurezza e accelera bene, in particolare con il rovescio, prendendo la palla sempre con grande anticipo. 5-3. Rune perde oltre al primo game anche al nono, giocando senza attenzione e accelerando conclusioni che andavano pensate e concretizzate meglio. 6-3 de Minaur.
L’australiano ha un elevatissimo rendimento al servizio, è più concreto, centrato e concentrato. Rune potrebbe anche svegliarsi nel secondo set. Alex chiude il primo turno di servizio con il suo primo ace dopo aver annullato una palla break.
I game successivi sono interlocutori. Si vedono diversi errori ma anche buone giocate soprattutto dell’australiano che sposta meglio l’avversario. Rune sbaglia troppe risposte, anche quando si tratta di seconda. 4-3 de Minaur.
Nell’ottavo game con un ottimo cross di rovescio de Minaur va a due break point. Il danese annulla con due costruzioni vincenti. Un diritto in avanzamento permette ad Alex di arrivare alla terza palla break. L’australiano sbaglia un diritto abbastanza semplice. 4-4. Con un ace il danese chiude a 0 il decimo game. 5-5.
L’australiano annulla due palle break perché spesso Holger è frettoloso e poco convinto nelle scelte. Con facilità Rune si porta a casa il dodicesimo game. 6-6.
Tie-break. Girano sul 4-2 de Minaur. Smash dell’australiano. Diritto in rete di Rune. Servizio al quale Rune risponde male. 7-62 de Minaur.
Ha vinto il migliore, il player più predisposto all’erba e che nel complesso è sembrato maggiormente determinato e con meno pause. Per Rune troppi momenti bui.
de Minaur domani in finale incontrerà il vincente tra Alcaraz e Korda.
de Minaur-Rune 6-3 7-62