Cinque i tedeschi presenti ai blocchi di partenza per contendersi la vittoria o almeno un posto in finale per la partita di domani. Ai quarti era rimasto il solo Zverev (9) che torneo dopo torneo sta tornando ai livelli che gli competono. Tuttavia dopo aver sconfitto il cileno Jarry con il quale ha un conto aperto – ogni partita è una battaglia – oggi in semifinale è stato battuto da Alexander Bublik, il russo naturalizzato kazako che quando ha veramente voglia di giocare è sempre un cliente ostico, in particolare sui prati o nei palazzetti indoor.
Ricordo che Bublik ha sconfitto facilmente Coric (7), Struff, uno dei giocatori del momento e vincitore del torneo di Stoccarda domenica scorsa, Sinner (4) che si ritirato per problemi alla gamba sinistra della quale nei prossimi giorni sapremo di più e oggi Zverev in un match ben giocato.
Oggi il kazaco ha messo in mostra il meglio del suo tennis. palle corte al millimetro, ottime prime, gioco aggressivo in risposta e al servizio con i fondamentali. Il primo strappo arriva nel quarto gioco con un pregevole lob al quale il tedesco di origine russa non riesce a rimediare. Bublik non ne sfrutta un’altra nel sesto game in seguito ad un doppio fallo, non concede palle break e chiude al secondo set point sul punteggio di 6-3.
Il secondo set è più spettacolare e il rendimento sale ulteriormente. Sascha ha una palla break al sesto gioco complice due doppi falli del kazaco, ma Bublik resiste con servizi sempre molto pericolosi e chiude con un ace. 3-3. Il settimo game potrebbe essere fatale per il tedesco che deve annullare due palle break per rimanere in partita. Lo salvano un passante di rovescio e una seconda con il servizio ma per poco perché nell’undicesimo gioco deve capitolare non tanto per i suoi errori ma per i vincenti del kazako che strappa il servizio a 0. Nel game successivo Bublik chiude al primo set point dopo un match durato poco meno di un’ora e 30 minuti. 7-5 Bublik.
Bublik-Zverev 6-3 7-5
A sfidare Bublik sarà Andrej Rublev (3) che ha sconfitto ieri nei quarti l’olandese Griekspoor al terzo set.
Molti associano Roberto Bautista Agut (8) alla terra rossa perché è spagnolo. Niente di più falso. Bautista nella sua carriera ha giocato meglio e vinto soprattutto sul cemento ma non si può non ricordare la semifinale raggiunta a Wimbledon nel 2019. Ieri ha avuto il merito di battere ai quarti in un match molto tirato la testa di serie n°1 Medvedev.
Rublev parte meglio giocando colpi come al solito veloci e molto solidi. Roberto riesce ad annullare tre break point nel primo turno di servizio ma nulla può fare nel terzo quando il moscovita strappa il servizio. Andrej continua a imperversare, domina in modo abbastanza netto e con il diritto mette a segno molti vincenti. Brekka per la seconda volta al nono gioco e chiude quindi concedendo pochissimo. 6-3 Rublev.
Sicuramente il secondo set è stato più combattuto. Bautista ha brekkato per la prima e unica volta nel primo turno di servizio dell’avversario ma il momento di gloria è durato poco. Andrej ha controbrekkato al quarto game e ha rimesso in equilibrio il set. Si lotta su ogni punto. In particolare il settimo e il nono sono game dove sono diverse le opportunità del player di Castellon de la Plana che tuttavia non riesce a trasformare.
Lo spagnolo non sfrutta le occasioni avute e allora è Rublev che nel decimo game alla terza opportunità chiude il set per 6-4 ed arriva in finale dove incontrerà come ho detto Bublik che in questa settimana in Germania si è mostrato forse il giocatore più in forma. Sicuramente è stato quello che ha fatto vedere il gioco più pulito e geniale.
Rublev-Bautista Agut 6-3 6-4