Il ventiduenne sanremese Matteo Arnaldi n°66 della classica mondiale battendo in due set la wild card e beniamino di casa Vasek Pospisil si regala un secondo turno di gran pregio perché incontrerà Daniil Medvedev (2), uno dei grandi favoriti per la vittoria finale anche perché si gioca sul cemento, la superficie che il moscovita preferisce e della quale si definisce giustamente uno specialista.
Anche se la partita sembra abbastanza scontata come risultato, difficilissimo prevedere una vittoria dell’azzurro, non possiamo negare che abbia un certo fascino e interesse visto che si sono già incontrati a Dubai il 28 febbraio di quest’anno e Matteo, pur perdendo, ha sicuramente giocato un ottimo match dimostrando tecnica, mentalità, grinta e grande capacità di adattamento.
Da allora sono passati cinque mesi, Arnaldi era fuori dalla top 100, e questo tempo trascorso ci permetterà di capire quanto Matteo sia cresciuto sotto tutti gli aspetti. I suoi miglioramenti sono continui, in ogni partita aggiunge un pezzetto al puzzle del suo gioco che entro un paio di anni lo porterà ad essere uno dei veri protagonisti del circuito. I margini di miglioramento sono tantissimi.
Veniamo alla partita giocata con Pospisil, quello che insieme a Djokovic si era inventato un organismo che doveva svolgere una funzione di appoggio ai giocatori Atp, in particolare di seconda fascia. Ne sapete più niente? Io no.
L’inizio dei match di Matteo, come spesso accade, non sono quasi mai semplici, aspetto sul quale deve lavorare. Al primo turno di servizio dimostra di non essere per nulla centrato, commette diversi doppi falli e il canadese ne approfitta. La sua reazione è immediata, controbrekka senza concedere punti e si rimette sulla dritta via che è bravo a mantenere nel sesto game quando annulla tre palle break consecutive prima di effettuare, abbastanza agevolmente, il sorpasso nel nono e chiudere a 30 nel successivo. 6-4 Arnaldi.
Nel secondo set l’azzurro parte decisamente meglio. Non sfrutta una palla break nel primo game ma ci riesce nel terzo. Da quel momento non si fa più riprendere, nel quinto gioco ha ulteriori palle break, anche se il canadese prova a rientrare nell’ottavo. Matteo chiude nel decimo con un ottimo servizio, colpo che gli ha dato una gran mano nonostante qualche doppio fallo. 6-4 Arnaldi.
Un dato che mi sembra giusto far risaltare anche perché sta diventando una costante è quello delle palle break annullate – 6 su 7 – a dimostrazione che il giovane ligure è capace di rischiare e spesso di andarsi a prendere il punto quando la situazione è complicata.
Su chi incontrerà al secondo turno credo di averne già parlato.
Arnaldi-Pospisil 6-4 6-4