Travaglia e De Minaur, benché appartengano a due ranghi diversi, non arrivavano a questo match con molta fiducia. Per entrambi una campagna primaverile sul rosso insoddisfacente. L’australiano di Spagna ha vinto in questa stagione solo tre match in quattro tornei. Il marchigiano nei tabelloni principali ha battuto solo Paire a Roma.
Nel primo set sono stati determinanti i break subiti da Marco al terzo e al quinto game. Poche le opportunità per l’italiano di rientrare in partita. I suoi colpi non partivano veloci dalla racchetta, il servizio era insoddisfacente e in risposta poco aggressivo. Senza fare nulla di veramente straordinario Alex ha vinto meritatamente.
Nel secondo la contesa si è fatta più accesa e Travaglia ha migliorato le sue percentuali al servizio diventando più sicuro. Purtroppo non gli è bastato. Ha perso sei occasioni per portarsi 2-0 e al nono gioco ha subito il break decisivo in un game abbastanza lungo nel quale è mancato di cattiveria e convinzione.
Il film dell’incontro non è cambiato nemmeno nel terzo set. Le occasioni al marchigiano per rimettersi in corsa non sono certo mancate ma è sempre stato l’australiano a fuggire e a comandare, a mantenere un vantaggio che è sembrato più psicologico che tecnico. Dal linguaggio del corpo e dalle parole che ogni tanto Travaglia sussurrava è sembrato non crederci mai veramente.
La parte finale del terzo set è emblematica per capire l’andamento del match. Ha recuperato dall’1-3 ma nel gioco decisivo nel quale è arrivato meritatamente ha giocato male i punti importanti. L’australiano ha chiuso per 7 a 4.
Si è concluso un match nel quale si sono contati oltre 60 errori non forzati di Travaglia e solamente due occasioni sfruttate tra le tante che ha avuto a disposizione. Al prossimo turno De Minaur incontrerà Cecchinato.
De Minaur-Travaglia 6-2 6-4 7-64