Il calendario Atp è ormai giunto alla fase finale. Da questa settimana, non succedeva dal 2019, si giocano in Cina i tornei 250 di Chengdu e Zhuhai, per poi passare al 500 di Pechino e al Masters 1000 di Shanghai che da quest’anno si apre, come hanno fatto Roma e Madrid, a 96 giocatori. Nelle prossime settimane si giocherà Nur Sultan e a metà ottobre il 500 di Tokyo.
L’ultima parte della stagione si svolgerà in Europa con Anversa, Basilea (500), Vienna (500), mentre non si giocherà a Mosca. L’ultimo grande appuntamento regolare della stagione, prima delle Atp Finals di Torino, verrà giocato a Parigi-Bercy per l’ultimo Masters 1000. Tra Parigi e Torino dal 6 novembre scatteranno in contemporanea Stoccolma e Metz. Dal 21 novembre si giocherà a Malaga la fase finale della Coppa Davis con otto squadre tra cui, come sappiamo, l’Italia.
Per venire a questa settimana ricordo che a Chengdu Lorenzo Musetti (2) dopo il bye al primo turno giocherà con il vincente tra un qualificato e Borges, mentre a Zhuhai Arnaldi se la vedrà nei sedicesimi di finale con Karatsev.
I tornei citati serviranno per definire chi saranno gli otto eletti che giocheranno le Atp Finals di fine anno a Torino. Sappiamo che Djokovic, Alcaraz e Medvedev sono già ammessi, mentre Sinner, in questo momento quarto nella classifica race, non dovrebbe avere alcun problema a qualificarsi. Ha 4365 punti mentre Rublev con 3640 è quinto. Vicino al russo c’è Tsitsipas che non sta tuttavia attraversando un buon periodo.
Rune settimo rischia molto visto che l’anno scorso fece un finale di stagione straordinario mentre Zverev, ottavo e che non ha punti da difendere considerato che l’anno scorso in questo periodo era infortunato, dovrebbe rientrare abbastanza facilmente nel lotto. Dietro di lui, ma vicinissimo, c’è Fritz, mentre Ruud, de Minaur, Paul e Tiafoe devono fare un grande finale di stagione per rientrare.
Quindi per riepilogare ancora due Masters 1000, le Finals di Torino, la Coppa Davis e poi tra vacanze, esibizioni e preparazione solo qualche settimana. L’estate australiana è alle porte e il primo Slam dell’anno 2024, con il solito Djokovic favorito, non è ormai molto lontano.