In pochi giorni Matteo Arnaldi è passato dal palazzetto di Bologna al caldo-umido di Zhuhai dove ha giocato il primo turno contro Aslan Karatsev con il quale ha perso dopo oltre tre ore di partita. Vinto il primo set, nel secondo è stato in vantaggio per due volte di un break per poi cedere sul finale della frazione dove, anche se ha avuto un calo di energie psicofisiche, ha lottato prima per salvare quattro set point e quindi nel tie-break nel quale è stato in vantaggio di un minibreak. Nella terza frazione ha pagato la fatica, il viaggio, il cambio delle condizioni di gioco e non ha retto l’aggressività dell’avversario che ha finito la partita in crescendo mentre le risorse del sanremese si erano prosciugate.
Primo set particolarmente equilibrato. Sono il servizio e l’uno–due con la ricerca veloce del punto le caratteristiche principali di una frazione nella quale non si vedono palle break. Entrambi non arrivano mai ai vantaggi quando serve l’avversario ad eccezione del quinto gioco dove Karatsev si spinge fino al 15-30 ma non basta perché Arnaldi recupera giocando solido e chiudendo con un ace. L’azzurro non è mai pericoloso quando serve l’avversario ma l’approdo al tie-break è giusto.
Nel jeu decisif il primo a rompere l’equilibrio è Arnaldi che va sul 5-3. Aslan recupera ma un suo rovescio in rete porta a Matteo il primo set point che chiude con un diritto che fa seguito ad un servizio esterno. Il sanremese vince il set nonostante abbia fatto 7 punti meno dell’avversario. 7-65 Arnaldi.
Nel secondo set c’è meno precisione, ci sono più errori. Le condizioni climatiche si fanno sentire e i player sono meno performanti, meno sicuri da fondo e anche al servizio, in particolare con le seconde. Nel primo game si vedono due palla break a favore di Arnaldi ma il russo è bravo a salvare. Nel fatidico settimo game con un bellissimo passante stretto Aslan viene brekkato sul 15-40. La partita sembrerebbe indirizzata ma non è così perché la reazione del russo è immediata o meglio Arnaldi gioca molto male l’ottavo game e si fa riprendere. 4-4.
Matteo resetta, Karatsev spreca e arriva un nuovo break che il ligure, ormai ad un passo dal passaggio del turno, non riesce a capitalizzare. Perde il decimo e l’undicesimo gioco. Karatsev non solo è sul 6-5 ma si trova per quattro volte ad un punto dal chiudere il set. L’azzurro recupera dopo aver subito la maggiore aggressività di Aslan grazie a buoni servizi e anche ad una volée ben eseguita.
Si arriva così al tie-break nel quale Arnaldi gira sul 4-2 a suo favore dopo un diritto ben giocato. Karatsev torna a spingere con il diritto e il servizio senza più commettere errori. 7-65 Karatsev.
Decisivo quindi il terzo set nel quale si vede netto il calo di energie fisiche di Arnaldi che subisce due break consecutivi. Il russo è più aggressivo e preciso anche se Matteo prova a resistere. Sul 5-1 annulla quattro palle match a dimostrazione che la volontà e l’attitudine, potremmo chiamarle resilienza, non mancano di certo. Aslan vince all’ottavo gioco a 15 una partita che Arnaldi doveva chiudere in due set. Matteo è giovane anagraficamente, 22 anni, e ancora più tennisticamente. Avrà modo e tempo per rifarsi, non solo con Karatsev. 6-2 Karatsev.
Karatsev-Arnaldi 65-7 7-65 6-2