Per Jan-Lennard settimana da ricordare. Il tedesco è il primo giocatore a raggiungere una finale in questa categoria come lucky loser.
Finale inedita ma anche inaspettata tra Carlos Alcaraz (1) e Jan-Lennard Struff. Il tedesco ha sovvertito tutti i pronostici, è stato ammesso nel tabellone principale come lucky loser e da quando esiste la categoria Masters 1000 – 1990 – è il primo giocatore a raggiungere l’ultimo atto. Due i precedenti tra i player. L’ultimo a Wimbledon l’anno scorso vinto dal murciano 6-4 al quinto set, il primo fu invece al Roland Garros 2021 con un successo del tedesco in tre set.
Il tedesco è partito come peggio non poteva e si è trovato subito a dover rincorrere ma grazie al gioco aggressivo e a risposte velocissime è riuscito a controbrekkare al quarto game e a consolidare nel successivo. Il giocatore murciano dopo aver pareggiato i conti ha strappato il servizio in modo definitivo nel settimo game e ha chiuso la frazione nel decimo dopo che Jan-Lennard era riuscito a salire fino a 0-40.
Nella seconda frazione il tedesco, con la solita strategia, è partito meglio mentre Carlos, molto falloso e nervoso, si è trovato sotto 3-1 e poi 4-1 con Jan-Lennard che ha annullato cinque palle break. Il tedesco grazie a molte prime e anche a buone seconde è riuscito a controllare il set e a portare il murciano alla terza frazione dopo aver chiuso al nono gioco.
Il primo brivido è arrivato nel terzo game quando il tedesco non ha concretizzato una palla break, nel successivo Carlos dopo un cattivo controllo di una volée a rete di Jan-Lennard è riuscito a brekkare e quindi a confermare. La prova del giocatore di Warstein è stata encomiabile, è andato vicino a vincere il primo set e ha avuto una palla break all’inizio del terzo. Alcaraz portatosi 5-3 è andato a servire per il titolo. Con una palla corta, un ace, una volée alta di diritto e un errore in risposta di Struff ha chiuso il match al nono gioco facendo il bis per il secondo anno consecutivo.
Nel percorso il murciano ha rischiato solo al secondo turno contro Ruusuvuori. Gli avversari seguenti – Dimitrov (26), Zverev (13), Khachanov (10), Coric (17) – li ha battuti senza dover faticare molto.
Impegnativo è stato il match con il finlandese Ruusuvuori. Lo spagnolo è partito molto falloso commettendo tantissimi errori. Emil senza strafare ma giocando ordinato e forzando quando era necessario è riuscito a brekkare nel quarto gioco e servendo molto bene si è portato sul 5-2. L’ottavo game è stato chiuso sempre dal finlandese che è riuscito ancora a strappare la battuta al quarto tentativo.
Il secondo set ha visto il giocatore di casa iniziare ancora in confusione commettendo errori solitamente non da lui fino al 15-40 del sesto game, da quel momento Carlos, sospinto dal grande tifo del pubblico presente nel Manolo Santana è riuscito, migliorando soprattutto al servizio, ad annullare cinque palle break e a far girare la partita. Alcaraz quindi ha strappato il servizio nel game successivo al secondo tentativo per poi chiudere a 0 nel decimo gioco.
Il set decisivo ha visto un solo protagonista, lo spagnolo dopo aver brekkato al primo game ed essere partito avanti ha controllato il match e con il break a 0 nel quinto gioco ha chiuso di fatto le ostilità.
Al terzo turno ha incontrato Dimitrov che ha battuto in due set. Dopo aver vinto facilmente il primo ha effettuato lo strappo definitivo nell’undicesimo gioco del secondo.
Agli ottavi ha battuto Zverev lasciandogli solo tre giochi. L’anno scorso l’incontro fu finale e il murciano la vinse facilmente anche perché il tedesco rientrò in campo per l’ultimo atto dopo poche ore dalla vittoria con Tsitsipas. Quest’anno Sascha, dopo il brutto incidente al Roland Garros, sta facendo difficoltà a riprendersi e non ha ancora ottenuto risultati di rilievo.
Anche con Khachanov il murciano è riuscito a chiudere il match in due set. Nei due precedenti, entrambi persi, il moscovita aveva ottenuto pochi game. La partita ha visto partire Karen molto concentrato cercando di abbreviare gli scambi, l’equilibrio però si è rotto nel settimo gioco con Carlitos che ha approfittato di una delle tre possibilità di break e riuscendo a contenere l’immediato tentativo di controbreak del moscovita.
Anche nel secondo set Karen è partito bene spingendo ed approfittando dei molti errori dello spagnolo. E’ riuscito a brekkare nel quarto gioco, l’ha confermato nel successivo e vincendo il settimo game di dodici punti si è avvicinato alla conclusione del set. Anche in questo caso Alcaraz ha alzato l’asticella e giocando diverse varianti in slice che hanno destabilizzato il russo costretto prima a cedere il proprio turno alla battuta e quindi a farsi riagganciare sul 5-5. Nell’undicesimo gioco due nastri hanno fatto la differenza consentendo al murciano di andare nel dodicesimo a servire per il match che ha chiuso con un diritto dopo un servizio ad uscire.
Anche l’incontro di semifinale con Coric è stato vinto abbastanza nettamente in due set. Il croato dopo la vittoria a Cincinnati e la semifinale a Vienna, entrambi nel 2022, non ha raggiunto risultati degni di nota e negli ultimi quattro tornei – Indian Wells, Miami, Monte Carlo, Banja Luka – aveva perso al primo turno.
Coric dopo un inizio abbastanza faticoso con alcuni game piuttosto lunghi, 32 minuti per quattro giochi, si è fatto brekkare al quinto e questo ha spianato la strada a Carlos che con palle pesanti, volée e palle corte è riuscito a chiudere la prima frazione.
Anche nella seconda lo spagnolo, pur non esprimendo il meglio del proprio potenziale è riuscito a passare avanti nel terzo gioco e a contenere la reazione del croato che ha controbrekkato con un bel diritto in spinta. Alcaraz dopo alcuni errori di troppo si è ripreso immediatamente e con una straordinaria smorzata su una palla corta ha ripreso la testa rimanendo avanti fino all’ulteriore break del nono gioco.
Il percorso di Jan-Lennard non è stato facile perché dopo aver battuto Sonego in due set, ha sempre vinto al terzo con Shelton (32), Lajovic, Cachin, ai quarti con Tsitsipas (4) e in semifinale con Karatsev con il quale aveva perso all’ultimo turno delle quali.
Struff ha battuto Sonego abbastanza nettamente. Lorenzo ha giocato finora una stagione discreta ma senza risultati veramente importanti. I primi game sono stati veloci con scambi abbastanza brevi. Il primo break di Jan-Lennard è arrivato già al terzo gioco mentre con il secondo ha chiuso la prima frazione. Anche nel secondo set il tedesco ha strappato la battuta alla prima occasione e con un secondo break ha chiuso il match con perentoria facilità. Sonego ha giocato ad un livello troppo basso e ha fatto molti errori specialmente di diritto.
Struff dopo aver superato in recupero il giovane statunitense Shelton (32) ha battuto sempre in tre set e in rimonta il serbo Lajovic. Primo set equilibrato con solo due palle break annullate, una per parte, e vinto nettamente dal serbo al tie-break. Il secondo e il terzo sono stati vinti da Jan-Lennard facendo valere il proprio gioco potente e sfruttando nella seconda frazione la seconda palla break, ottenuta ancora nell’ottavo gioco, e nella frazione decisiva i break al quinto e nono game dopo aver annullato nel secondo gioco ben quattro tentativi di rientrare da parte di Dusan.
Anche nel match agli ottavi con l’argentino Cachin la vittoria di Struff è stata raggiunta al terzo set. Nel 2022 per l’argentino è arrivata la svolta, ha vinto quattro Challenger ed è salito in classifica. Primo set giocato punto a punto finito al tie-break chiuso da Struff con una combinazione servizio-volée dopo aver annullato un set point.
Il secondo set ha avuto un andamento completamente diverso. Pedro è salito 4-1 ma Jan-Lennard ha reagito e lo ha raggiunto sul 5-5. Anche in questa frazione la conclusione è stato un avvincente tie-break chiuso a favore dell’argentino. Nel parziale decisivo il primo break determinante del tedesco è arrivato nel settimo gioco con un bellissimo e potente diritto lungolinea, il secondo nel nono e ultimo gioco.
Nel match ai quarti di finale Struff ha giocato e battuto Tsitsipas (4). Il tedesco aveva già incontrato Stefanos cinque volte, solo una volta sulla terra rossa, e il greco aveva vinto tre volte. Primo set equilibrato con il giocatore di Atene che apriva il campo con più insistenza e con il tedesco pericolosissimo quando colpiva da fermo. Il ricorso al tie-break è arrivato naturale. Buona partenza di Stefanos che ha meritato il vantaggio ma Struff con ottime prime e buone risposte di rovescio è riuscito prima a recuperare e poi a chiudere con grande determinazione il set.
Anche nel secondo set i giochi sono stati veloci con pochi scambi. L’equilibrio si è rotto all’undicesimo gioco quando Struff ha subito il break che ha consentito al greco di poter chiudere nel successivo.
Nella frazione decisiva Jan-Lennard ha salvato due palle break nel terzo gioco riuscendo poi a strappare il servizio nel successivo. Il tedesco molto carico è riuscito ad annullare diverse palle break che avrebbero permesso al greco di rientrare e a chiudere nel nono gioco con un servizio non controllato dall’avversario.
La partita di semifinale di Struff l’ha giocata e vinta con Karatsev che è stato l’ultimo incontro di qualificazione. Il match come detto fu vinto dal russo mentre Jan-Lennard venne riammesso come lucky loser.
Buona la partenza di Jan-Lennard che con ace, prime palle e break iniziale si è portato subito avanti. Immediata la reazione di Aslan che con una serie di risposte da cecchino si è rimesso in partita e con un secondo break è riuscito a sorpassare l’avversario. Con un timing quasi sempre perfetto sia di diritto che di rovescio il russo è riuscito a chiudere il set.
Nel secondo il tedesco con ottimi servizi, buone difese e con il contemporaneo calo di rendimento del russo è riuscito con un break iniziale a portarsi avanti e con un gioco aggressivo ha chiuso al nono game.
Nel terzo bene Struff che ha continuato a crederci, ha strappato il servizio nel quinto gioco e ha consolidato. Nel bellissimo e lungo nono game Aslan ha salvato quattro match point rimanendo in partita. Nel successivo Struff freddo e preciso ha chiuso l’incontro. Il player tedesco è il primo lucky loser a raggiungere una finale Masters 1000.
Gli italiani presenti nel tabellone delle qualificazioni erano Luca Nardi, Raul Brancaccio, Marco Cecchinato, Giulio Zeppieri, Andrea Vavassori, Francesco Passaro e Matteo Arnaldi. Di questi solo Cecchinato, che ha vinto il derby con Zeppieri, Vavassori e Arnaldi sono riusciti ad entrare nel main draw aggiungendosi a Sonego e Musetti (15).
Come già detto Sonego è stato sconfitto da Struff al primo turno. Anche Musetti ha deluso perdendo in due set al primo incontro con Hanfmann. Il carrarino un po’ sottotono ha perso la prima frazione al decimo gioco mentre nella seconda si è dimostrato meno contratto ma il tedesco, più aggressivo e coraggioso, dopo aver strappato il servizio al dodicesimo game ha chiuso il match al tie-break.
Migliori sensazioni le hanno date i qualificati azzurri. Arnaldi ha vinto con Paire e Ruud (3) cedendo al terzo turno con Munar. Opposto al primo turno al qualificato Paire, giocatore con altra esperienza, l’ha battuto al terzo set vincendo così la prima partita in un Masters 1000. Prima frazione quasi perfetta vinta al settimo gioco. Secondo nel quale il transalpino ha giocato meglio e con buoni colpi ha messo distanza dal sanremese. Terza frazione completamente diversa con Paire che ha ritrovato il suo gioco ma Matteo mantenendo la spinta e rischiando il giusto è riuscito a chiudere la partita in un tie-break combattuto nel quale ha annullato un match point al francese.
Arnaldi ha superato con una splendida vittoria anche Ruud che in questi mesi non è in fiducia. Match giocato dal sanremese molto bene dal punto di vista tattico e tecnico dimostrando buona personalità e forza. Con i break al quarto e all’ottavo gioco ha chiuso la prima frazione. La seconda è stata vinta in sicurezza al decimo game.
Nel terzo incontro il sanremese ha ceduto allo spagnolo Munar che aveva battuto al secondo turno di Barcellona. Dopo aver vinto il primo set Matteo ha subito il rientro dello spagnolo che posizionato più avanti ha spinto maggiormente mettendo in difficoltà l’azzurro. Dopo aver perso il secondo anche nella frazione decisiva Arnaldi si è trovato ad inseguire in una partita, la quinta in otto giorni, che indubbiamente si è fatta difficile. Lo spagnolo l’ha chiusa al settimo game.
Cecchinato dopo aver battuto in due set l’ungherese Fucsovics ha dovuto cedere, sempre in due set, all’australiano de Minaur (16). Nonostante i tre precedenti sulla terra rossa vinti dal palermitano questa partita ha visto prevalere il giocatore australiano che ha vinto il primo set al decimo gioco, determinante il break al terzo game anche se Marco ha avuto sul 3-5 cinque opportunità per rientrare. Il secondo, più equilibrato, Alex l’ha vinto al tie-break.
Vavassori nonostante un sorteggio non particolarmente fortunato, ha battuto in due set con una grande prestazione Murray al primo turno. Primo set vinto in trentadue minuti con break al primo e al terzo gioco. Nel secondo c’è stata la reazione dello scozzese che ha cercato di metterla in battaglia, Andrea ha mantenuto alta la concentrazione, ha variato i colpi e non si è lasciato distrarre portando la contesa ad un tie-break ricco di emozioni ma vinto dal torinese.
Al secondo turno Vavassori ha perso da Medvedev, mai incontrato in precedenza, in due set. Andrea ha giocato soprattutto serve&volley e la partita è stata divertente e in certi momenti anche spettacolare ma con il moscovita che appena si trovava in difficoltà alzava l’asticella e sfruttava le possibilità di strappare il servizio in entrambi i set.