Come previsto l’Australia ha battuto la Repubblica Ceca per 2-1. Decisivo è stato il doppio vinto dagli specialisti Matthew Ebden/Max Purcell che hanno sconfitto in due set Jiri Lehecka/Adam Pavlasek. Decisivi i break che sono arrivati al settimo game della prima frazione e all’undicesimo della seconda. A mio parere il giocatore che si è espresso meglio è stato Purcell che dimostra di essere un player completo perché capace di giocare sia in singolo che in doppio.
La prima partita è stata giocata tra Tomas Machac e Jordan Thompson. Tomas, attualmente n°78 della classifica, dopo lo Slam statunitense ha fatto tre finali Challenger vincendone due, ha giocato anche i tornei di Stoccolma e Vienna partendo dalle qualificazioni e arrivando rispettivamente ai quarti e al secondo turno. Nella fase a gironi disputata a settembre giocò a Valencia e contribuì alla vittoria della squadra che arrivò prima del girone vincendo gli incontri con Zapata Miralles, il sud coreano Hong e insieme a Pavlasek contro la Serbia di Djokovic/Cacic.
Jordan, n°56 del ranking, dopo il ritiro al primo turno nello Slam newyorkese per problemi fisici è tornato in quelli asiatici ma si è dovuto ritirare ancora ai quarti di Chengdu e non ha fatto bene a Shanghai e Tokyo. A Parigi-Bercy dopo le qualificazioni ha perso al primo turno. A settembre non ha partecipato alla fase a gironi disputata a Valencia. Un solo precedente giocato alle qualificazioni di Miami 2023 e vinse l’australiano.
Thomas Machac è un giocatore non potente ma in fiducia visto che viene da un ottimo finale di stagione. Sa giocare tutti i colpi, verticalizza bene, è sicuro al servizio. Ha un’ottima mano. Entra meglio in partita e strappa subito il servizio. E’ un match tattico, dove i punti di solito giocati attentamente vengono ben lavorati e ci sono alcuni cambi di ritmo interessanti.
Jordan Thompson, giocatore particolarmente adatto al veloce indoor, nel settimo game si salva perché annulla quattro break point ma non riesce a sfruttare le due occasioni nel gioco successivo che avrebbero potuto portarlo in parità. Non sta esprimendo il suo miglior tennis soprattutto in risposta. Come spesso succede in Coppa Davis si vede agonismo ma non un gioco di alto livello, anche perché i giocatori sono capaci ma non eccelsi. Machac prima con un diritto in avanzamento e poi un diritto in corridoio dell’avversario chiude il primo set in 47 minuti. 6-4 Machac.
Nella seconda frazione Thompson inizia servendo bene. Per recuperare deve rispondere meglio di come ha fatto finora. I primi quattro game sono interlocutori. Nel quinto per Jordan ci vogliono dieci punti per tenere il servizio. Il suo tennis sembra sovente un po’ trattenuto, spesso avrebbe l’occasione di verticalizzare ma non lo fa. Non ci sono palle break anche se si vedono diversi errori.
E’ soprattutto l’australiano a sbagliare. Nel nono game un lob un po’ fortunato di Tomas e un errore da fondo dell’aussie danno al ceco due palle break annullate. Negli scambi da fondo per Thompson è quasi sempre un calvario perché non tiene il ritmo. Alla quinta opportunità arriva il break. Nel decimo game, in cui il ceco serve per vincere il primo tie, arriva il controbreak. Tomas brekka nuovamente nell’undicesimo e torna a servire per il match grazie ad un bel passante lungolinea. Con un diritto vincente in contro balzo, un altro colpo da fondo molto potente e un ultimo vincente sempre di diritto danno alla Repubblica Ceca il primo punto. 7-5 Machac.
Vittoria sicuramente meritata perché Machac ha osato di più e ha giocato quasi sempre in spinta, verticalizzando maggiormente.
Machac-Thompson 6-4 7-5
Il secondo incontro vede schierati i n°1 Jiri Lehecka e Alex de Minaur. Jiri, attualmente n°31 della classifica, dopo la finale persa a Winston Salem ha perso subito nello Slam statunitense, ma a settembre ha vinto i tre incontri giocati nella fase a gironi della Coppa Davis. Nei cinque tornei successivi ha vinto solo due incontri.
Alex, n°12 del ranking, è arrivato vicino alla partecipazione del Torneo dei Maestri ma non sono bastate le finali perse al Queen’s, di Los Cabos e di Toronto perché nei tornei di Tokyo e Parigi-Bercy non è andato oltre i quarti di finale. Nella fase a gironi della Coppa Davis giocata a Manchester ha vinto gli incontri con lo svizzero Huesler e con Humbert ma ha perso con Evans. Non ci sono precedenti tra i player.
L’obiettivo di de Minaur è quello di far muovere molto Lehecka per farlo colpire con meno punti d’appoggio. Alex attacca spesso sul rovescio di Jiri mentre il ceco con i piedi dentro il campo prova a chiudere appena ne ha la possibilità. Non vuole finire nella fitta rete di scambi dell’australiano. Un lungolinea di diritto permette al ceco di brekkare. 2-1 Lehecka.
Jiri mette sempre sotto pressione l’avversario anche se l’aussie incomincia a giocare varianti che potrebbero destabilizzare il ceco. Lehecka ha iniziato giocando al meglio. De Minaur finora è quasi sempre costretto a rincorrere e poche volte riesce ad anticipare i tempi per toglierli al ceco. Il decimo game è sicuramente il più interessante a avvincente. Lehecka annulla cinque palle break e chiude con un servizio vincente. 6-4 Lehecka.
Lehecka per portare a casa il match deve accorciare gli scambi anche se penso che l’australiano abbia il tempo per cambiare l’esito della partita. Molto dipende dalla resistenza del ceco e dalla sua capacità di rimanere aggressivo. Jiri nel terzo gioco brekka giocando sempre con molto coraggio e con una grande tecnica. L’uno-due di Lehecka è quasi sempre vincente. Apre spesso il campo con un diritto devastante. Efficace anche il suo servizio. De Minaur prova intanto a rimanere in partita anche se lo spazio si sta riducendo. Alex nell’ottavo game ha tre palle del controbreak che vengono annullate. Con uno smash il ceco va a un game dal passaggio del turno. Quando la palla pesa il gioco dell’australiano diventa leggero. Controbrekka a 0 e si riporta in parità. 5-5.
Con dieci punti consecutivi de Minaur si assicura il tie-break. In un paio di minuti molto è cambiato. Jiri è bravo a resettare e a portarsi al jeu decisif. Il rendimento di de Minaur si è alzato moltissimo e in questo momento si vede la differenza in termini di esperienza. Alex copre velocissimo tutto il campo. Il tie-break è suo in sicurezza per 7 punti a 2. 7-62 de Minaur.
Primo game ed è subito break da parte dell’australiano. Potrebbe essere il momento decisivo. Jiri non sfrutta una palla del controbreak. Vediamo se il ceco avrà la tempra per recuperare. Deve tornare a spingere come ha fatto fino a venti, venticinque minuti fa. Un errore da fondo di de Minaur riporta il ceco in parità. 2-2. Partita difficile da decifrare. Nel sesto game Alex salva tre palle break consecutive. 3-3.
Ormai la partita si gioca al fotofinish. Ogni punto ha il suo valore. La reazione del ceco comunque c’è stata, indipendentemente da come finirà il match. Non a caso de Minaur viene soprannominato The Demon, lui gioca fino all’ultimo punto. All’undicesimo game brekka e vince facilmente il successivo. 7-5 de Minaur.
Lehecka non ha saputo chiudere nei momenti decisivi.
De Minaur-Lehecka 4-6 7-62 7-5