Immagino che Carreño insieme al suo coach abbia studiato quale strategia adottare per dare fastidio a Tsitsipas. La risposta stava nell’imbrigliare il gioco del greco evitandogli di aprire gli angoli, rispondere al meglio e scendere a rete appena ne aveva la possibilità.
A Tsitsipas sarebbe bastato giocare come sa, senza aggiungere nulla al suo bagaglio completo. Piacere per gli occhi e tennis dal rendimento altissimo.
Sicurezza estrema nei propri mezzi che negli ultimi tempi è salita molto dopo la vittoria di Montecarlo. Una volta lo vedevamo innervosirsi e arrabbiarsi col padre. Oggi non ce n’è più bisogno.
Primi due set simili con il 3-0 iniziale per il greco – un break nel primo, due nel secondo – che hanno portato Stefanos a esprimersi al meglio, a liberare il suo braccio d’oro.
Set finiti già nei primi minuti. Pablo ha provato qualche sortita a rete, buone risposte di rovescio ma le frazioni erano già sicure nella cassaforte di Stefanos.
Andamenti simili. Entrambi sono scivolati sul 5-2. Il primo set l’ha chiuso al nono gioco a 15, il secondo 6-2 dopo aver annullato una palla break.
Nel terzo set Carreño ha provato a crederci ma il break al settimo game non gli è bastato. Immediatamente il greco con la sicurezza del più forte, di chi non teme nessuno, ha chiuso al dodicesimo gioco una partita che è sembrata già scritta fin dai primi 15. Il greco giocherà con Medvedev.
Tsitsipas-Carreño Busta 6-3 6-2 7-5