Continuo con il pezzo pubblicato ieri.
Come scritto sono stati Djokovic, Alcaraz, Medvedev e Sinner i dominatori della stagione, bene ha fatto comunque Andrej Rublev (5) che è riuscito a vincere il primo Masters 1000 in carriera e Sascha Zverev (7) che è tornato a giocare con buoni risultati soprattutto dalla primavera – estate dopo il grave infortunio subito l’anno scorso mentre stava disputando contro Nadal la semifinale del Roland Garros.
Hanno invece deluso Casper Ruud (11) che non è riuscito a ripetere la scorsa stagione nella quale era arrivato in finale a Parigi, New York e a Torino, Stefanos Tsitsipas (6) che come ricordo bello del 2023 ha sicuramente la finale dell’Australian Open ma che poi durante la stagione non è riuscito a ripetersi. Molto male ha fatto Felix Auger Aliassime (29) che chiuse l’anno scorso in sesta posizione. Crisi di fiducia, esistenziale o fisica? Credo che tanti elementi abbiano contribuito alla peggiore stagione della carriera da quando è un giocatore di livello. Holger Rune (8) ha invece concluso abbastanza bene l’anno nel quale ha avuto problemi fisici e ha dimostrato di essere sì un gran talento ma per ora limitato da un carattere ancora immaturo.
Ci sono giocatori come Hubert Hurkacz (9), Taylor Fritz (10), Alex de Minaur (12), Tommy Paul (13), Karen Khachanov (15), ormai da diversi anni sulla scena mondiale che non riescono a fare il salto definitivo verso le vette della classifica ma rimangono in una posizione intermedia anche se di alto livello.
Attendiamo il ritorno di Rafa Nadal per i tornei australiani. Cosa aspettarsi? Non so dirlo e nemmeno il maiorchino benché si senta preparato fisicamente non è in grado, come ha ammesso in più di un’intervista, di prevedere il suo rendimento. Ovviamente punterà al Roland Garros e alle Olimpiadi che si giocano sempre nello stesso stadio. Gli altri tornei li vedo solo come preparazione ai suoi appuntamenti principali con i quali è probabile che concluderà la carriera. Chiuse la stagione 2022 come numero 2, oggi con soli 45 punti all’attivo è 664.
Il nome nuovo è Ben Shelton (17) che ha fatto un ottimo finale di stagione, c’è stato il rientro di Nicolas Jarry (19) e Ugo Humbert (20) dopo un periodo di appannamento abbastanza lungo. Tanti sono comunque i giocatori che salgono e scendono a seconda del periodo di forma e della superficie sulla quale giocano. Rappresentano l’essenza del circuito mantenendolo sempre interessante e mai scontato perché sono tante le sorprese che ogni settimana si avvicendano sui campi di tutto il mondo.