Era la giornata degli altoatesini. Si sperava in Sinner anche si sapeva che il suo avversario, l’ungherese Fucsovics, non era dei più semplici. Jannik ha dimostrato che per giocare sull’erba ci vogliono delle capacità che lui non ha ancora perfezionato. Ci vuole tempo e pazienza.
Seppi aveva un avversario più abbordabile di Sinner. Il portoghese Joao Sousa si trova in una fase calante della carriera e soprattutto non ha i colpi per mettere in difficoltà Seppi che sull’erba è tra i nostri il più erbivoro, Berrettini a parte. I suoi colpi scivolano sul verde che è un piacere.
Non ci ha smentito nemmeno oggi, anche se un po’ di paura che finisse nella padella preparata dal portoghese l’abbiamo avuta. Joao ha brekkato al nono gioco e ha chiuso al decimo del primo set.
Anche l’inizio del secondo non è stato dei migliori, ma punto dopo punto Andreas ha incominciato a manovrare meglio di rovescio e ha fatto funzionare con maggiore precisione il diritto. Break decisivo al decimo gioco.
Nel terzo set decisivo, come spesso succede, il dodicesimo gioco che Andreas ha fatto suo alla terza opportunità. Nei game precedenti più Seppi ma anche Sousa avevano avuto delle possibilità per scappare.
Il quarto è scivolato liscio per l’altoatesino. Break al quarto e all’ottavo game. Naturale conclusione per un match nel quale Andreas ha indebolito fino a scalfire definitivamente le difese del portoghese, terraiolo per vocazione.
Seppi-Sousa 4-6 6-4 7-5 6-2