Richard Gasquet e Alessandro Giannessi nella loro carriera hanno frequentato palcoscenici diversi. Non si sono mai incontrati, credo si conoscano poco.
Alessandro è in un buon periodo di forma. Richard, benché di livello superiore, è nella fase calante della carriera. La settimana scorsa, a Bastad, ha perso da Cecchinato.
Nel primo set il francese ha tenuto i propri turni di battuta con molta facilità. Ha perso solo quattro punti al servizio. I game dello spezzino sono stati un po’ più complessi ma non ha mai concesso palle break.
Il gioco si è svolto soprattutto con scambi da fondo. Ogni tanto si sono viste perle preziose del francese e diritti aggressivi di Alessandro che hanno costretto spesso Richard a remare da fondo e a commettere errori che una volta di solito non concedeva.
Tie-break. Gasquet molto incisivo nei colpi a chiudere ha girato sul 4-2. Il francese è molto più esperto e sa cosa deve fare nei momenti decisivi. 5-2. 5-3. 6-3. Giannessi ha commesso troppi errori gratuiti che associati a buone giocate del player di Beziers hanno fatto la differenza.
Al terzo game del secondo set è arrivato il primo break della partita con la firma di Gasquet. Troppo frettoloso nell’esecuzione del diritto lo spezzino.
Il player francese è apparso abbastanza sicuro anche sul diritto e ha giocato consapevole sugli schemi da adottare ben sapendo che Giannessi avrebbe lasciato spesso libero il lato sinistro del campo
Bravo il tennista italiano a non subire sull’1-3 il doppio break che avrebbe chiuso anzitempo il match che è terminato con un onorevolissimo 6-4.
Con oggi Gasquet raggiunge la 150a vittoria sul rosso e il 115° quarto di finale in carriera. Ottimi record anche se da ragazzino era promettente come una stella luminosissima del tennis mondiale. Non è mai andato oltre la settima posizione nel ranking Atp e non ha mai raggiunto una finale Slam.
Gasquet-Giannessi 7-64 6-4