“Se ti chiamano alle Olimpiadi ci vai anche a piedi”. E’ stata questa la dichiarazione che Adriano Panatta ha rilasciato ieri sera durante la trasmissione di Rai2 ‘il circolo degli anelli’.
Sono parole molto forti che non possono passare inosservate visto che Adriano Panatta, benché non abbia più da molti anni un ruolo attivo all’interno del tennis professionistico, rimane indubbiamente il giocatore italiano più carismatico e bravo del tennis Open in attesa di eventi futuri che speriamo ci regalino soddisfazioni di grande prestigio.
A mio parere le dichiarazioni bomba, secche, senza appello che vengono rilasciate in modo così netto sono a uso e consumo dei media, ma servono veramente a poco. Non sono mai costruttive.
Jannik dopo Miami dove ha raggiunto la finale, eravamo ai primi di aprile, non ha giocato molto bene sulla terra rossa e malissimo sull’erba. E’ entrato in crisi di risultati e sicuramente anche di fiducia, ricordiamo che compirà vent’anni fra qualche giorno. Ha perso certezze.
Andare alle Olimpiadi avrebbe significato rinunciare a tre settimane di preparazione tecnica e fisica con il suo team che sta dando, come si è visto durante la settimana scorsa, risultati importanti.
Bisognava ricaricare le pile e Jannik l’ha fatto seriamente e nel modo migliore.
Le Olimpiadi sono importanti ma per un tennista non sono la priorità, soprattutto se il giovanissimo campione spera di avere la classifica per andare alle Atp Finals di Torino e vuole fare bene a Flushing Meadows.
Piatti forse ha sbagliato perché non ha spiegato, come meritava, le motivazioni per la rinuncia alle Olimpiadi. Sinner ha dichiarato che il motivo vero pochi lo conoscono. Siccome non è un affare di Stato sarebbe stato opportuno essere più trasparenti, spiegare meglio.
Comunque per Sinner ci sarà tempo per partecipare alle Olimpiadi e magari vincerle quando sarà maggiormente strutturato psicologicamente e più maturo umanamente e tennisticamente.
Per oggi la strada da percorrere mi sembra ben delineata, gli obiettivi dichiarati sono chiari e sicuramente condivisibili. Non ci resta che fargli un in bocca al lupo per i prossimi appuntamenti e chiedere ad Adriano di essere magari un po’ più prudente nelle prossime dichiarazioni.