E’ frustrante giocare con i big server come Reilly Opelka. Chi osserva di solito non si diverte molto, chi gli gioca contro ancora meno.
Primo set. Per Roberto Bautista Agut è difficile strappare il servizio, quasi non lo vede. Non sa come difendersi. In 29 minuti, scambi non se ne sono quasi visti, lo statunitense ha vinto il primo set per 6-3.
Non si pensi tuttavia che Bautista sia stato dominato. Abbiamo visto un match quasi alla pari. La differenza? Il break che Roberto ha subito a 30 al quarto game. Reilly gli ha fatto quattro punti consecutivi. Nelle altre tre volte che lo spagnolo è andato a servire ha vinto il proprio game a 0. Opelka quando ha servito non ha mai rischiato.
Secondo set. Segue più o meno l’andamento del primo con la differenza che stavolta ad Opelka non è riuscito il colpaccio del break. Sembra che si giochi in funzione del tie-break che Reilly aspetta come il viaggiatore nel deserto l’oasi. Gli spettatori osservano distratti in attesa di una grande idea, di una giocata follemente bella. Non succede, non può succedere. 6-6. Una leggerissima pioggia interrompe il match per qualche minuto.
Tie-break. Minibreak Opelka. 3-1. Troppi gli errori dello spagnolo che appare imballato dopo la sosta. I servizi dello statunitense fanno il resto. 6-1. Con lo scambio più lungo del match e un’accelerazione di diritto Reilly chiude 7-1. E’ semifinale contro Tsitsipas.
Comunque non si pensi che lo statunitense venga da una grande stagione, tutt’altro. Ha fatto bene solo al Foro Italico dove ha perso in semifinale da Nadal. Tanti i tornei nei quali è uscito al primo turno. A Doha, ad esempio, aveva perso dall’avversario di questo pomeriggio. Oggi gli è andata meglio. Domani vedremo.
Opelka-Bautista Agut 6-3 7-61