Fabio Fognini ha incontrato oggi per la prima volta Nikoloz Basilashvili, player imprevedibile ma capace nelle giornate migliori di giocare alla pari quasi con chiunque. In questa stagione ha alternato ottime prestazioni, come quando ha vinto a Doha e a Monaco, a settimane molto deludenti.
Dopo una discreta prestazione al torneo olimpico dove ha perso da Zverev, la scorsa settimana al Masters 1000 di Toronto ha battuto la promessa statunitense Brooksby e De Minaur prima di cedere in un incontro molto bello al polacco Hurkacz.
Fognini ha giocato una stagione nella quale ha risentito ancora, nonostante l’operazione ad entrambe la caviglie, di una condizione fisica non ottimale che non gli ha permesso di ottenere i risultati sperati. Le ultime prestazioni fanno pensare ad un discreto proseguo di stagione anche se negli ultimi mesi ha perso diverse posizioni nel ranking Atp. Sia a Tokyo che a Toronto ha dimostrato che la voglia di fare bene non gli manca di certo.
Non so cosa ne pensiate voi ma a me la nuova versione di Fognini – si lamenta meno in campo e gioca con impegno tutti i punti da ragazzino cresciuto – piace molto.
Il talento tennistico ce l’ha nel suo DNA, la voglia di lottare non l’ha sempre portata dentro. I momenti di luce e quelli bui fanno parte del suo livello di concentrazione e dipendono anche dal fatto che lui gioca un tennis artistico, quindi difficile, improponibile per quasi tutti.
Gli errori sono connaturati al suo gioco rischioso. Oggi contro un player che picchia come un fabbro ma per fortuna sbaglia spesso ha giocato d’esperienza e d’astuzia. E’ sempre stato in vantaggio e ha ampiamente meritato la vittoria.
Mi è piaciuto perché ha variato il ritmo, quando serviva ha saputo giocare palle d’attesa, si è sacrificato quando era opportuno, quando contava il punto che non sempre e necessariamente deve essere bellissimo.
Sia nel primo che nel secondo set è scappato in avanti ma si è fatto riprendere.
Nel primo set con maggiore rischio. E’ successo al sesto e al decimo gioco ma ha condotto saggiamente il tie-break, menando le danze fin dai primi punti.
Anche nel secondo set, in vantaggio 3-0, si è fatto riprendere fino al 3-3 ma poi, aiutato dai tanti errori del georgiano, ha ripreso il cammino che l’ha portato alla meta.
Non ha giocato la sua partita più bella, ha fatto diversi errori ma aveva l’obiettivo di vincere e l’ha fatto dimostrando maturità e una buona condizione. Giocherà con l’argentino Pella, un avversario che ha già incontrato sei volte battendolo in quattro.
Fognini-Basilashvili 7-63 6-3