I quarti di finale del torneo di Cincinnati sono molto attesi dagli appassionati. Gli incontri difficilmente potranno deludere. Sono presenti le prime quattro teste di serie, la 7 Carreño, la 8 Ruud, la 12 Auger-Aliassime e il ritrovato Paire.
Mi sembrano tutti incontri abbastanza intriganti, poco scontati e nei quali anche i precedenti hanno un valore relativo. Contano molto le condizioni fisiche di ciascuno e quante energie residue hanno ancora da spendere visto la situazione ambientale particolare nella quale si gioca.
Se oggi le partite andranno seguendo le gerarchie, domani si potrebbero incrociare Medvedev (1)-Rublev (4) e Zverev (3)-Tsitsipas (2), vale a dire i quattro migliori giocatori di questi ultimi mesi ad esclusione dei big three. Manca Nole perché sta preparando Flushing Meadows, Rafa e Roger perché sono in infermeria. Il giocatore non previsto è Paire che è tornato a giocare meglio da quando ha rivisto il pubblico sugli spalti e la sua classifica precipitare.
Rublev è favorito ma il russo dovrà stare attento ai cambi di ritmo e più in generale alle diavolerie che il player di Avignone potrebbe inventarsi. Ieri Andrej stava sclerando con Monfils, con Paire potrebbe andare anche peggio.
Medvedev è sicuramente favorito contro Carreño ma l’asturiano come ha dimostrato a Tokyo è uno dei giocatori più in forma, più sottovalutati e più difficili da battere che si possono incontrare. Insomma una gatta da pelare e poco arrendevole. Toccherà a Medvedev, che sta giocando molto bene, non infilarsi nella fittissima rete di scambi ed evitare qualsiasi trappola che Pablo gli avrà preparato.
Tra Ruud e Zverev il naturale favorito è il tedesco. Il norvegese sta provando ad abituarsi al nuovo status di tennista d’elite e sta crescendo in fretta anche sul cemento. Non ha né la potenza né l’esperienza di Sascha, comunque per adesso è in grado di giocare una partita più che dignitosa.
Giocheranno Auger–Tsitsipas ma noi speravamo nel derby romano-torinese Berrettini-Sonego. Il favorito d’obbligo è il greco che marcia molto deciso ed è quasi sempre in grado di cambiare ritmo quando è necessario. Il canadese alterna buone prestazioni ad altre molto deludenti. Per battere il greco deve fare la sua migliore partita dell’anno. Difficile immaginarlo se penso a come ha giocato a Toronto.