Rublev (1)-Schwartzman (8), Shapovalov (4)-Norrie, Karatsev-Dimitrov, Sonego (9)-Ruud (2), sono i quarti di finale del torneo di San Diego che fa da apripista al Masters 1000 di Indian Wells. Quarti di finale che potrebbero valere un Atp 500.
Nessun match sembra scontato a priori anche se potremmo pensare che Rublev, Shapovalov e Ruud partano favoriti. Tra Karatsev e Dimitrov il pronostico, secondo me, è incerto.
Rublev non è stato ancora impegnato. Ha giocato finora solo un match a senso unico dove la distanza con Nakashima, che aveva sconfitto Fognini, è sembrata abissale. Contro Schwartzman troverà sicuramente un ostacolo maggiore, ma il moscovita nei tornei corti riesce sempre ad esprimersi al meglio, ad esplodere i colpi con grande scioltezza e fluidità.
Certo deve fare ancora un bel pezzo di strada per battere i primissimi della classe – la finale a Cincinnati contro Zverev lo dimostra – ma in questo match e direi anche per il titolo è il favorito.
Tra Shapovalov e Norrie si incontrano due tennisti che hanno in comune solo il mancinismo. Potrei dire fantasia contro concretezza per estremizzare le caratteristiche del canadese e dell’inglese. Osservandosi, ognuno potrebbe imparare dall’altro anche se ieri i due player, rispettivamente con Fritz ed Evans, hanno vinto il primo set che avrebbero dovuto perdere. Entrambi hanno migliorato il loro gioco con il passare dei game legittimando la vittoria.
Tra il russo e il bulgaro non sono in grado di dare un favorito perché non so che versione vedremo del loro gioco. Dimitrov, visto il ritiro di Auger, ha giocato contro Holmgren un player che studia e gioca per l’università di San Diego una partita che non fa testo. Al primo turno comunque ha vinto un buon match contro un avversario ostico come Fucsovics.
Karatsev ha incontrato un player sfinito che probabilmente doveva ancora riprendersi completamente dal lungo viaggio intrapreso nei giorni scorsi. Domenica pomeriggio Hurkacz era ancora impegnato a battere Carreño. Forse avrebbe fatto meglio ad arrivare con più calma in California. Un po’ di riposo gli avrebbe giovato.
Sonego ha stupito nel secondo set nel quale una volta brekkato Korda nel quarto gioco dopo aver vinto il primo set, non gli ha concesso nulla. Determinato, sicuro al servizio e infallibile nelle palle break ha dimostrato che la sua crescita è costante anche sul cemento dove gli mancano solo partite ad alto livello per fare un ulteriore step. Il futuro campione Slam è stato fermato bruscamente con buona pace della Navratilova che lo vede vincitore di un Major entro il 2023.
Ruud fino a pochi mesi fa era solo terra e vinceva quasi esclusivamente solo su quella superficie. Poi ha preso gusto e a parte Flushing Meadows il suo rendimento sul cemento outdoor è cresciuto in modo esponenziale. Se n’è accorto ieri Murray che non è riuscito ad arginare l’irruenza del suo giovane avversario. Ha contrattaccato e ha difeso con palle astute e prive di peso ma non è bastato.
Vedremo se Lorenzo saprà ripetere le prestazioni convincenti di questi giorni. Avrà bisogno di un ottimo rendimento al servizio e dovrà chiudere abbastanza rapidamente senza finire nella fitta rete di scambi che l’avversario gli proporrà. Ci vorrà una partita come quelle che ha giocato al Foro Italico.