Il ventottenne Marcos Giron è un giocatore giovane dal punto di vista tennistico. Ha incominciato a farsi notare nel post lockdown, ossia nel periodo nel quale Gael Monfils è uscito dalle scene per ripresentarsi con qualche pretesa solo negli ultimissimi mesi.
Il parigino in questo torneo ha giocato solo un match, quello di ieri contro Mager nel quale si è vista netta la differenza. Il californiano ha dovuto lottare nei turni giocati contro Munar e De Minaur mentre in semifinale con Millman la vittoria è arrivata abbastanza facilmente.
Primo set. Gli scambi, abbastanza lunghi, non privilegiano la potenza. Entrambi cercano gli angoli e la possibilità di aprirsi il campo per chiudere scendendo a rete. Il gioco è abbastanza piacevole anche se non mancano gli errori gratuiti da parte di entrambi. Le variazioni in termini di velocità, taglio e altezza della palla sono tante.
Monfils chiude al terzo set point del dodicesimo game dopo essere stato in svantaggio per 4-2. All’ottavo gioco ha controbrekkato e ha chiuso grazie ad una maggiore concretezza ed esperienza. Giron non può non avere qualche rammarico visto l’andamento del set.
Secondo set. I colpi del francese sono più profondi e molto precisi. Gael smista con precisione il gioco e pennella perfettamente le righe del campo. Sciorina un tennis da primo della classe. Sembra non molto lontano dal tennista che vinse a Montpellier, Rotterdam e fece semifinale a Dubai.
La sfiducia ha preso il sopravvento. Giron è completamente uscito dal match. Purtroppo deve subire un 6-0 che non merita per quello che ha fatto vedere oggi e durante la settimana.
Non vedevamo Monfils in una finale Atp dal febbraio del 2020. Gael è tornato a ripercorrere la strada della rinascita. Monfils-Giron 7-5 6-0