Alla vittoria di Hubert Hurkacz a Metz di domenica scorsa hanno risposto ieri pomeriggio Jannik Sinner con il successo di Sofia che ha bissato quello dello scorso anno e questa notte Casper Ruud che ha dominato Norrie in una finale a senza unico. La lotta è serratissima. Se non ci saranno sorprese clamorose sono in quattro, c’è anche Auger, a giocarsi gli ultimi posti per arrivare alle Atp Finals di Torino.
Sappiamo che Nadal, attualmente in settima posizione, non ci sarà, dovrebbe tornare con l’Australian Open. Djokovic non ha fatto trapelare nulla sulla sua partecipazione al Masters di fine anno. Per ora sappiamo che non sarà presente a Indian Wells. Nel caso in cui non arrivasse nel capoluogo piemontese – eventualità che io al momento escluderei – i pretendenti agli ultimi posti diventerebbero tre.
Detto del serbo si sono già qualificati Medvedev, Tsitsipas e Zverev mentre per Rublev e Berrettini il passo da percorrere è breve. A contendere gli ultimi due posti disponibili a Ruud, Hurkacz e Sinner si aggiunge a rigor di logica il solo Auger che la settimana scorsa si è ritirato dal torneo di San Diego.
Sinner, in decima posizione con 2505 punti, è in vantaggio rispetto al canadese di 185 mentre ne dovrebbe recuperare 270 al polacco e 420 al norvegese. E’ chiaro che ottime prestazioni ai Masters 1000 di Indian Wells e di Parigi-Bercy faranno la differenza ma è altrettanto vero che se la sfida si gioca sul filo di lana anche i tornei 250 di Mosca e Anversa che si disputeranno dopo il torneo californiano, San Pietroburgo e Stoccolma e ovviamente il 500 di Vienna potrebbero giocare un ruolo determinante.
Fondamentali saranno le sfide dirette che quasi sicuramente non mancheranno, e quindi la condizione fisica e la capacità di tenere altissima la concentrazione avranno un ruolo determinante. Non è detto che la via migliore sia quella di giocare il maggior numero di tornei. Hurkacz dopo la vittoria ottenuta in Francia è volato a San Diego ma la sua prestazione non è stata all’altezza.
Per quello che ho visto nelle ultime due settimane mi sento di dire che Ruud è sicuramente il player che ha maggiori probabilità di andare a Torino e non solo perché è il più avanti in classifica. E’ il più in forma. A San Diego mi ha stupito per la facilità con la quale ha vinto e per il livello che ha saputo esprimere con Dimitrov contro il quale, anche per merito del bulgaro, ha giocato una partita straordinaria.
Il servizio e i colpi da fondo sono molto migliorati, così come la posizione di stare in campo. Ruud ha avuto un’evoluzione velocissima e ha dimostrato una capacità di adattamento e di passaggio dal rosso al cemento che negli ultimi anni ho visto in pochi.
Hurkacz dovrebbe essere in grado di accumulare un buon tesoretto di punti perché a Metz ha dimostrato di essere in forma e perché gli ultimi tornei si giocheranno sulla superficie che predilige.
Sinner ha fatto vedere nella vittoria contro Monfils di saper alzare l’asticella – concentrazione, colpi, motivazione,- quando è necessario. Dobbiamo ricordare che rispetto al norvegese e al polacco è più giovane di alcuni anni ed è da meno tempo sulla scena. Il suo è un cantiere aperto nel quale si lavora tutti i giorni. E’, per i motivi che ho appena detto, un po’ più indietro con i lavori ma l’obiettivo è forse il più ambizioso: il palazzo del quale bisogna finire la costruzione prevede un maggior numero di piani con tutti i comfort.
Auger, pur avendo solo 21 anni, è il giocatore che da più tempo sta tentando la scalata. Non è ancora in vetta, ma negli ultimi mesi, dopo un periodo di stop, ha ripreso a camminare. Per arrivare a Torino come titolare non gli basteranno dei risultati qualsiasi. Gli è richiesta una prestazione straordinaria.
La rivoluzione della quale si sente parlare da un paio di anni è in corso. A Torino sarà completata. A parte Djokovic, che a mio parere non ha smesso di cantare, il più anziano dei player presenti nel capoluogo piemontese è Medvedev che ha compiuto 25 anni l’11 febbraio.
Il passaggio da Londra a Torino simboleggia anche la nascita di una nuova era del tennis, quella che dominerà, con l’aggiunta di qualche giovanissimo, nel decennio che è appena iniziato.