Hubert Hurkacz e Aslan Karatsev si sono incontrati il 30 settembre al secondo turno del torneo di San Diego. Ha vinto il russo ma il polacco veniva dal successo di Metz e da un viaggio transoceanico molto lungo che probabilmente aveva lasciato strascichi in termini di fuso orario.
Primo set. Karatsev cerca palle pesanti e se può preferisce scambiare da fondo. Hurkacz cerca costruzioni d’attacco ma sa passare anche molto bene. Il russo dopo aver avuto nel primo game la possibilità di brekkare ha subito le iniziative del polacco che al quarto gioco ha strappato il servizio all’avversario. 3-1 Hurkacz.
Karatsev deve giocare lungo ma non prendere continuamente rischi. Anche il servizio gli funziona finora piuttosto male. Hurkacz si appoggia molto bene sui colpi di Aslan e quando serve è quasi ingiocabile. Forse il suo gioco è poco appariscente ma è molto produttivo. 6-1.
Karatsev deve ancora entrare in partita. E’ in balia completa dell’avversario. Cerca il punto troppo rapidamente. Deve capire che non esistono solo gli incroci delle righe.
Secondo set. Karatsev sta giocando meglio. Continua a spingere ma Hurkacz è abilissimo a muovere l’avversario e a variare il ritmo. Il polacco gioca con facilità estrema. Il suo tennis sembra molto semplice. Dalle corde della racchetta partono palle veloci e spesso vincenti. Hubert dopo aver avuto due palle break al terzo set, brekka al quinto. 3-2 Hurkacz. Al sesto game abbastanza improvvisamente, complici anche un paio di errori del polacco che per lui sono quasi una novità in questa partita, Karatsev controbrekka. 3-3.
La brutta giornata del russo è testimoniata comunque dal settimo gioco nel quale perde il servizio a 0 dopo tanti errori e gesti di stizza. 4-3 Hurkacz. Il polacco senza faticare molto tiene il proprio servizio. 5-3. Brekka di nuovo. 6-3.
Partita che delude soprattutto perché Karatsev è sembrato l’ombra del giocatore che avevamo ammirato in Australia.
Hurkacz-Karatsev 6-1 6-3