Quando Matteo Berrettini nel 2019 arrivò in semifinale a Flushing Meadows incontrò al terzo turno Alexei Popyrin. La partita si concluse al quarto set con due tie-break finali.
Prevedevo quindi che oggi il match non fosse facile per Matteo anche se l’avversario, che fin da ragazzino ha girato il mondo con la ferma intenzione di diventare un campione del nostro sport, è un buon giocatore.
L’australiano ha un ottimo servizio, si apre bene il campo in particolare con il diritto. Non è un player da serve & voley ma ha buone costruzioni d’attacco e discrete chiusure a rete. Matteo l’avevamo lasciato a Indian Wells dove aveva giocato un brutto incontro contro Taylor.
Primo set. Il giocatore di origini russe, proveniente dalle qualificazioni, è entrato meglio in partita. Non ha mai sofferto al servizio. Solo all’undicesimo game ha concesso una palla break che è riuscito ad annullare. Se si esclude questa occasione, per entrambi i game hanno seguito sempre con molta regolarità l’andamento al servizio. 6-6.
Tie-break. La differenza a favore di Matteo l’ha fatta la sua esperienza e la capacità di giocare al meglio i punti che contano. 7-3.
Nel secondo set il romano ha migliorato il suo rendimento. E’ apparso più fluido nei movimenti e più mobile. Popyrin ha incominciato a essere meno sicuro al servizio – meno prime in campo – e ha commesso un maggior numero di errori non forzati. Il ritmo di Matteo nello scambio si è alzato, sono aumentate le risposte al servizio. Al quarto game Berrettini ha avuto due possibilità per strappare il servizio all’avversario. Al sesto il break è arrivato. La partita è finita in quel momento anche se Popyrin ha vinto a 15 l’ottavo game L’australiano aveva ormai esaurito le risorse psicofisiche. Matteo ha chiuso con tre ace e un diritto vincente. 6-3.
Discreta prestazione del romano. E’ stato un incontro nel quale ha speso il giusto per superare il turno. Negli ottavi incontrerà Basilashvili che oggi ha battuto al terzo set Carreño.
Berrettini-Popyrin 7-63 6-3