L’inglese vince il primo titolo 1000 in carriera e si aggiunge ai pretendenti per partecipare al torneo dei Maestri che si giocherà a Torino.
La finale che giocarono Hurkacz e Sinner a Miami il 4 aprile fu una grande sorpresa. L’ultimo atto che si è disputato tra Cameron Norrie (21) e Nikoloz Basilashvili (29) a Indian Wells, torneo gemello a quello della Florida e posticipato di oltre 6 mesi a causa della pandemia, è secondo me ancora più imprevisto.
L’inglese è partito più preciso e regolare negli scambi. Il georgiano ha reagito immediatamente e grazie anche ad alcuni errori gratuiti dell’avversario si è riportato in parità. Norrie ha incominciato a sbagliare molte palle anche abbastanza semplici. Nikoloz senza giocare un tennis straordinario ha messo a segno cinque game consecutivi. Non ho capito cosa si sia rotto improvvisamente nella mente dell’inglese.
Negli ultimi game del secondo set il britannico ha incominciato a sbagliare di meno. Ha strappato abbastanza improvvisamente il servizio al decimo gioco quando ha ritrovato profondità nei colpi. Nel terzo set la difesa estrema di Cameron ha incominciato a portare i suoi frutti. E’ stato il momento dell’incontro in cui ha giocato meglio. Nikoloz è diventato troppo falloso. La pioggia di errori ha condotto l’inglese a vincere facilmente il terzo set.
Norrie ha meritato il successo finale per quello che ha fatto vedere nel corso del torneo. Dopo aver ricevuto un bye al primo turno come testa di serie n°21 – ricordiamo che questo torneo come quello di Miami è giocato da 96 giocatori e i primi 32 saltano il primo turno – ha sconfitto Sandgren, Bautista Agut (15) e Paul sempre al terzo set dopo aver vinto il primo e ha avuto vita paradossalmente più facile ai quarti e in semifinale dove ha sconfitto prima Schwartzman (11) e poi Dimitrov (23).
Contro l’argentino nel primo set non c’è stata partita. Il player di Buenos Aires ha sbagliato tutto il possibile. Il punteggio di 6-0 è molto più eloquente di quanto dica qualsiasi commento. El Peque nel secondo set ha provato a scambiare con più coraggio avanzando il baricentro del gioco ma ha fatto errori che solitamente non commette. Punto dopo punto si è allontanato definitivamente dal match.
In semifinale Cameron ha incontrato Dimitrov che ha giocato un ottimo torneo, da molto tempo non lo vedevo così centrato. Negli ottavi di finale ha sconfitto Medvedev (1), il grande favorito della vigilia per la vittoria finale, e nei quarti Hurkacz (8). Con entrambi ha giocato il primo set abbastanza bene ma non in modo sufficiente, nel secondo e nel terzo l’asse del gioco si è spostato a suo favore in modo netto. E’ stato il bulgaro a fare la partita e le scelte più coraggiose, a verticalizzare e a prendere rischi. Ha vinto meritatamente con entrambi.
Nella semifinale contro l’inglese, Grigor non ha giocato come nei turni precedenti. I punti di Norrie sono venuti soprattutto a causa degli errori continui di Dimitrov. Norrie dopo aver vinto il primo set per 6-2, ha iniziato bene anche il secondo. Si è portato subito in vantaggio, ha giocato in modo intelligente e strategicamente giusto. Ha chiuso per 6-4.
Nella parte bassa del tabellone la semifinale più ovvia doveva essere quella tra Tsitsipas (2) e Zverev (3). Il greco non ha convinto per tutto il torneo. Ha dovuto recuperare un set sia a Fognini (25) che a De Minaur (22) ed è stato sconfitto nei quarti dal georgiano Basilashvili. Il greco è sembrato molto sottotono, non era sicuramente in giornata. Nikoloz ha giocato in alcuni momenti abbastanza bene, è stato più aggressivo anche se in generale abbiamo visto un numero molto alto di errori gratuiti.
Il georgiano prima di incontrare Tsitsipas aveva sconfitto in due set il qualificato statunitense Eubanks, mentre ha rischiato grosso con Ramos Vinolas con il quale si è trovato ad un passo dalla sconfitta. Negli ottavi di finale ha eliminato Khachanov (24) dopo una lotta giocata punto a punto nel secondo set finito al tie-break.
Basilashvili dopo aver battuto nei quarti Tsitsipas si è ripetuto in semifinale contro Fritz (31), il giocatore di casa che ha espresso nel corso della settimana un tennis spettacolare e potente. Ha battuto con l’identico punteggio di 6-4 6-3 prima Berrettini (5) e poi Sinner (10).
Con entrambi ha meritato la vittoria. Matteo non è parso in forma e non ha saputo alzare il suo livello di gioco quando era necessario. Jannik ha giocato bene la prima parte del match e gli ultimi game. Ha dimostrato carattere e ha provato fino all’ultimo di ribaltare il risultato. Fritz contro l’altoatesino ha giocato la partita perfetta.
Fritz con Zverev ha giocato ancora meglio. Dopo aver perso il primo set, nel secondo ha lasciato correre il braccio vincendo con margine. Il terzo sembrava ad appannaggio del tedesco che si è portato in vantaggio per 5-2. Sascha ha avuto due match point per chiudere la questione. Anche a causa di un doppio fallo ha rimesso in gioco l’avversario. L’incontro è finito al tie-break nel quale Taylor ha ampiamente meritato la vittoria perché ha saputo rischiare di più e giocare meglio nei momenti decisivi.
In semifinale, nonostante la grande attesa del pubblico che sperava di vedere un loro beniamino in finale, Basilashvili ha sbagliato poco e ha giocato con discreta continuità nonostante le sue palle siano molto rischiose perché cercano sempre le righe.
Nel primo set, finito al tie-break, Taylor non ha saputo sfruttare tre palle set. Nel secondo fondamentale per Nikoloz il break ottenuto al sesto gioco. Ha vinto meritatamente al quarto match point. I complimenti vanno al georgiano per il livello di gioco espresso ma anche allo statunitense che ha reso il match uno spettacolo avvincente fino all’ultimo punto.
La seconda vittoria in stagione di Norrie, la prima in un Masters 1000 in carriera, lo propone prepotentemente in corsa per le Atp Finals di Torino. Nella Race ha superato Sinner. I tornei di Vienna e Parigi-Bercy dovrebbero decidere la contesa.