In serata si sono svolte le altre partite previste nel day 1. In campo sono scese le formazioni di Grecia–Polonia e Serbia–Norvegia.
Il match del giorno doveva essere quello tra Stefanos Tsitsipas e Hubert Hurkacz. Non c’è stato perché il giocatore greco ha dato forfait a causa delle sue ancora precarie condizioni fisiche legate al gomito che dopo l’operazione, nonostante la rieducazione, continua a far male quando Stefanos fa sforzi prolungati.
Al suo posto è sceso in campo il ventenne Aristotelis Thanos, n°1076 del ranking Atp. Cosa ci potevamo aspettare tra un top ten e un giocatore che non è classificato tra i prime mille del mondo?
Una non partita, vista la differenza delle forze in campo. A Hubert sono bastati meno di 55 minuti per chiudere un match che non ha mai avuto storia. Il greco ha avuto tre palle break nel quarto game del primo set e niente di più.
Hubert è sceso in campo con la Polonia in vantaggio per 1-0 visto che Michail Pervolarakis nulla ha potuto contro Kamil Majchrzak che è un discreto giocatore che alterna qualificazioni nei tornei Atp a Challenger. E’ da tempo intorno alla centesima posizione mondiale. Il match è partito a senso unico fino al 6-1 2-0 quando il greco finalmente ha provato a reagire al dominio incontrastato dell’avversario. Nel settimo game è arrivato il break decisivo che ha portato il polacco a vincere abbastanza agevolmente.
Per decidere la vincente tra Norvegia e Serbia priva di Novak Djokovic è stato necessario il doppio che ha visto la vittoria della coppia Filip Krajinovic e Nikola Cacic contro Casper Ruud e Viktor Durasovic.
Questo è stato l’unico match in giornata che si è risolto alla terza partita. Nel doppio il primo set è stato vinto al tie-break dalla coppia serba, sicuramente più esperta, nonostante il parziale vantaggio di Ruud/Durasovic per 4-1. La differenza in negativo l’ha fatta il servizio di Viktor che ha commesso troppi doppi falli ed è stato discontinuo nei momenti determinanti.
La coppia serba si è dimostrata più omogenea e Cacic, più esperto di Krajinovic in doppio, è stato determinante nel far aggiudicare alla sua nazionale il punto decisivo.
I due singolari hanno visto la vittoria dei giocatori più forti. Filip dopo aver vinto agevolmente il primo set ed aver piazzato nel game di apertura del secondo il break si è fatto riprendere all’ottavo gioco da un controbreak di Durasovic, player ventiquattrenne serbo ma nato nella città norvegese di Trondheim. Il break decisivo a favore di Krajinovic è arrivato all’undicesimo gioco.
Ruud ha dimostrato il suo valore perché non è stato condizionato dal fatto di essere sceso in campo con il bisogno di recuperare. Anzi è stato Lajovic a mostrarsi più nervoso fin dai primi scambi quando ha dovuto annullare nel secondo game due palle break. A fare la differenza è stato il diritto di Ruud che nonostante qualche errore di troppo si è dimostrato come al solito devastante. Casper ha brekkato a 0 l’avversario all’ottavo game e ha chiuso con sicurezza al nono.
Nel secondo Ruud ha continuato a giocare molto bene fino a portarsi sul 4-2. La reazione di Dusan è arrivata all’ottavo gioco dove è riuscito a controbrekkare. Non è bastato perché dopo un’ulteriore serie di break e controbreak al dodicesimo game Casper è riuscito a vincere l’incontro che ha portato la Norvegia al momentaneo pareggio.
Gruppo A
Serbia-Norvegia 2-1
Krajinovic-Durasovic 6-2 7-5
Ruud-Lajovic 6-3 7-5
Cacic/Krajinovic-Durasovic/Ruud 7-63 6-3
Gruppo D
Polonia-Grecia 2-1
Majchrzak-Pervolarakis 6-1 6-4
Hurkacz-Thanos 6-1 6-2
Pervolarakis/Tsitsipas-Hurkacz/Zielinski 6-4 5-7 10-8