Per continuare a sperare di essere ancora in corsa all’Atp Cup 2022 l’Italia doveva battere la Francia senza se e senza ma. Erano graditi tre successi. Effettivamente il riscatto rispetto alla prova deludente contro l’Australia c’è stato ed è stato perentorio, netto e con un solo set perso nel doppio a risultato acquisto.
Nel match tra i numeri 2 Jannik Sinner – chi si può permettere un secondo giocatore così competitivo? – e Arthur Rinderknech che è balzato alla cronaca tennistica di un certo livello solo l’anno scorso e che si è formato negli States, c’erano due precedenti che potevano lasciare qualche piccolissimo dubbio. La vittoria sulla terra di Lione da parte del francese anche se ad Anversa l’altoatesino si era prontamente riscattato. Arthur è comunque un player che, se è in giornata, dal punto di vista tecnico può dare qualche difficoltà a Sinner.
Jannik ha dominato il primo set anche se la differenza di un solo break potrebbe non farlo pensare. Sinner ha giocato ad un ritmo da fondo che Arthur non riusciva a tenere.
Nel secondo set il livello del gioco dell’allievo di Riccardo Piatti è sceso e Rinderknech è diventato ancora più aggressivo e sempre alla ricerca della rete, spesso anche in risposta. Ha strappato immediatamente il servizio ed è volato prima sul 3-0 e poi sul 4-1.
Ancora una volta si è vista la capacità che ha l’altoatesino di resettare completamente i momenti negativi, di rimanere concentrato, di trovare sempre lo spunto vincente con forza e convinzione. Ha controbrekkato ed è tornato sul 4-4 pienamente in partita fino a chiudere al tie-break vinto con autorevolezza per 7 punti a 3.
E’ inutile negare che erano in molti ad aspettare al varco Matteo Berrettini dopo la sconfitta subita contro de Minaur e la prestazione molto opaca del doppio. Ugo Humbert che veniva dalla vittoria convincente contro il n°2 del mondo Medvedev era un test importante.
Matteo ha risposto alle critiche e ai molti dubbi che la sua prestazione precedente aveva lasciato giocando un ottimo match. Ha concesso poco più di un punto a battuta e nessuna palla break mentre è riuscito a migliorare la risposta alla battuta che contro de Minaur era stata deficitaria e ha servito 18 ace.
Il primo set è stato deciso da un break di Matteo al terzo game, mentre nel secondo a dominare è stato il servizio. Non si sono viste opportunità per entrambi per strappare la battuta all’avversario. Il tie-break è stato suggellato dall’ultimo ace in partita di Matteo che ha chiuso al secondo match point per 8 punti a 6.
Devo ammettere che ero molto curioso di vedere chi sarebbe sceso in campo in doppio, specialità che potrebbe anche risultare determinante nella partita contro la Russia. Santopadre ha puntato ancora sul suo pupillo, questa volta in coppia con Sinner. Non è detto che due ottimi singolaristi, attualmente tra i migliori al mondo, facciano un buon doppio.
La coppia Martin/Roger–Vasselin non è un test veramente probante ed è ovvio che se si vorrà scegliere questa soluzione nel tempo i nostri giocatori devono imparare ancora a conoscersi di più in campo, muoversi meglio ed essere più sicuri nei sincronismi.
Hanno giocato abbastanza bene il primo set, sono calati di rendimento nel secondo e nel terzo, al super tie-break, hanno approfittato di un clamoroso errore a rete di Martin per chiudere 10-8 con un bella esecuzione di Sinner.
Gruppo B
Italia-Francia 3-0
Sinner-Rinderknech 6-3 7-63
Berrettini-Humbert 6-4 7-66
Berrettini/Sinner-Martin Roger-Vasselin 6-3 6-7 10-8