Rafael Nadal non giocava una finale di un torneo Atp sul cemento da quando sconfisse Taylor Fritz ad Acapulco il 29 febbraio del 2020. Il Covid incominciava a circolare e il tennis dovette fermarsi per diversi mesi. Il maiorchino tornò in campo a metà settembre al Foro Italico dove perse da Schwartzman.
L’ultima finale l’ha raggiunta e vinta agli Internazionali d’Italia lo scorso anno dove ha sconfitto Djokovic in tre set. La sua stagione 2021 è stata difficile per i problemi al piede dei quali soffre da molti anni. Non giocava un torneo dalla scorsa estate quando venne battuto da Harris a Washington.
In semifinale ha sconfitto il finnico Emil Ruusuvuori che conosce abbastanza bene per averlo ospitato anche nella sua Accademia. La partita è stata combattuta. Nadal ha giocato discretamente anche se lui stesso, nel dopo match, ha ammesso che i miglioramenti da fare per essere competitivo all’Australian Open non sono pochi.
Nel primo set, chirurgico il break che ha ottenuto al decimo game nell’unica occasione avuta per strappare il servizio all’avversario. Rafa aveva dovuto salvare due palle break nel game d’apertura.
Il secondo è stato sicuramente più emozionante e giocato meglio da entrambi. Nadal, vincendo al dodicesimo gioco, ha dimostrato di essere in discreta forma fisica. Sul 5-3 è andato a servire per il match ma il controbreak del finnico ha rimesso la partita in discussione. Bravo Rafa a cancellare un’ulteriore palla break di Emil all’undicesimo gioco per poi chiudere al successivo.
Personalmente mi aspettavo che ad arrivare in finale fosse Grigor Dimitrov che è stato invece sconfitto dallo statunitense di origine francese Maxime Cressy, proveniente dalle qualificazioni.
La distanza per raggiungere l’89° titolo in carriera non sembra molta, anche se il 24enne statunitense n° 112 della classifica mondiale è molto dotato tecnicamente e questa settimana è parso particolarmente ispirato e combattivo.
Nadal-Ruusuvuori 6-4 7-5
Cressy-Dimitrov 7-5 7-69