Ieri presentando il match che avrebbe dovuto giocare Matteo Berrettini avevo detto che il next-gen californiano di origine nippo vietnamita Brandon Nakashima non sarebbe stato un avversario facile.
Nel primo set lo statunitense è apparso più sicuro, molto convinto e ha dato il meglio di sé. Per contro Matteo è parso abbastanza rigido nei movimenti, in difficoltà sul lato del rovescio e non sempre pronto a cambiare ritmo.
A dimostrazione di tutto ciò ci sono le quattro palle break che il giocatore romano ha dovuto salvare prima di cedere in modo netto al decimo game concedendo il set.
La reazione nel secondo, tuttavia, è stata immediata cambiando marcia. Ha trovato diritto e servizio che nella prima frazione avevano funzionato poco e ha messo in grande difficoltà Brandon che non riusciva più a tenere lo scambio.
I break venivano al primo e al settimo gioco. Matteo nei suoi primi tre turni di servizio ha perso solo tre punti, più combattuto è stato l’ottavo gioco che ha vinto ai vantaggi ma senza concedere palle break.
Il terzo set è stato sicuramente il più complesso, quello più combattuto. Hanno giocato spalla a spalla. Matteo ha avuto una palla per strappare il servizio al quinto gioco, Brandon due al decimo che erano anche set point. Per fortuna del romano il californiano le ha giocate male.
Il set è finito così al tie-break nel quale Matteo ha giocato i primi cinque punti in modo perfetto. Quando sembrava finita ha permesso all’avversario di riportarsi sotto, ma a Brandon gli è stato fatale un suo errore sul 6-5 per Berrettini.
Per il romano è stato comunque fondamentale vincere il terzo set al gioco decisivo perché si vedeva che era in sofferenza per problemi intestinali.
Nel quarto set, dopo le schermaglie iniziali nelle quali entrambi avevano la possibilità di brekkare, il momento decisivo del match è arrivato al sesto gioco nel quale Matteo è volato sul 4-2. Sul 5-2 ha avuto a disposizione tre palle match che non ha sfruttato mentre è stato bravo a chiudere al nono gioco con una prima vincente, alla prima occasione sul proprio servizio.
Incontrerà la wild card statunitense Kozlov che ha sconfitto in tre set il ceco Vesely.
Lorenzo Sonego e Sam Querry sono stati sorteggiati come l’anno scorso al primo turno. Il piemontese ha vinto ancora in tre set anche se il suo avversario, ancora più dello scorso anno, è apparso in disarmo.
Il match vero si è giocato nel primo set. Sul 5-5 il piemontese ha strappato il servizio al californiano. Da quel momento la maggiore grinta e determinazione gli hanno consentito di condurre la partita senza rischiare eccessivamente.
Sonego ha servito meglio di Querry, l’unica vera arma che è rimasta al californiano, – negli spostamenti e negli scambi prolungati ha perso moltissimo smalto rispetto a qualche anno fa – ed è stato chirurgico ad approfittare delle palle break che ha avuto a disposizione, mentre Querry non è mai riuscito a strappare il servizio a Lorenzo.
Nel secondo set sono stati decisivi i break che ha ottenuto al settimo e al nono gioco, mentre nella terza frazione Sam ha perso a 15 l’ottavo gioco.
Lorenzo al secondo turno avrà la possibilità di vendicare l’inopinata sconfitta subita contro il tedesco Otte a Flushing Meadows lo scorso anno, partita nella quale si fece recuperare in ogni set e anche di due break.
Berrettini-Nakashima 4-6 6-2 7-65 6-3
Sonego-Querry 7-5 6-3 6-3