Lorenzo Sonego (3) ha battuto per 6-3 6-3 Sebastian Baez, ventunenne argentino di Buenos Aires che abbiamo imparato a conoscere al torneo Next Gen di Milano dove si è spinto fino alle semifinali. Il punteggio abbastanza netto, non lascia molti dubbi sull’andamento del match.
In verità è vero fino ad un certo punto. La partita è finita quando mancavano due minuti allo scoccare delle 2 ore. In certe fasi del gioco gli scambi sono stati estenuanti, i game lunghi, i break e i controbreak si sono succeduti.
Lorenzo ha vinto perché più esperto e soprattutto ha la palla più pesante. Nei momenti determinanti ha fatto la differenza, ma l’argentino che a Cordoba aveva sconfitto Garin non ha demeritato e ha provato fino all’ultimo, sostenuto dal pubblico rumoroso ma mai veramente scorretto – solo qualche sibilo di troppo quando il piemontese serviva la seconda –, di convertire a suo favore l’esito del match.
Il primo set è filato abbastanza facilmente a favore dell’allievo di Arbino che ha brekkato al settimo e al nono gioco. L’ultimo game è stato di lotta e di sofferenza. Lorenzo l’ha vinto al terzo tentativo con un buon diritto a chiudere.
La parte finale del set è quella nella quale ha giocato meglio se consideriamo l’intero match. Dal 3-2 Sonego ha vinto quattro game di fila dimostrando una buona regolarità negli scambi da fondo.
Dimenticavo: i primi quattro game dell’incontro sono stati il festival dei break. Ognuno ha strappato il servizio all’avversario con facilità estrema: poche prime e risposte efficaci. 6-3 Sonego.
Il secondo set è stato sicuramente più lottato e lungo, una battaglia dalla quale Sonego non si è certo tirato indietro. Il piemontese ha fronteggiato cinque palle break contro una nei primi tre game al servizio, ma all’ottavo è arrivata, quasi improvvisa, la svolta. Lorenzo alla prima occasione ha stappato il servizio ed è andato a servire per il match.
Ha comunque dovuto fare ancora i conti con un guerriero che non voleva saperne. Lorenzo ha annullato due palle del controbreak e ha approfittato di una delle poche palle corte dell’argentino fuori misura. 6-3 Sonego.
Vittoria meritata, certo, ma sofferta nella quale ha dovuto mettere in mostra tutta la sua proverbiale garra per battere un avversario mai domo.
L’occasione per arrivare almeno in semifinale è ghiotta. Dovrà giocare domani contro Verdasco, pericolosissimo alcuni anni fa ma che oggi a 38 anni compiuti non può certo essere considerato un ostacolo difficile per un giocatore che, pur tra alti e bassi, è in ascesa.
Sonego-Baez 6-3 6-3