D’accordo, Andrej Rublev (2) non è più lo spauracchio dell’anno scorso e di due anni fa quando era capace di vincere molti dei tornei intermedi, sto parlando degli Atp 500, ai quali partecipava.
Richard Gasquet viene da prestazioni che sono più da ex, da player part time che ancora si diverte a giocare, facendole quando ne ha voglia ancora molto bene.
Non mi aspettavo quindi che il francese riuscisse a mettere in difficoltà il russo. Non pensavo che potesse fare una figura un po’ barbina come ha fatto Murray a Doha contro Bautista, ma qualcosa del genere forse sì. Invece mi sono sbagliato.
Richard da ragazzino era considerato un enfant prodige ma non ha fatto la carriera che i francesi si aspettavano. Speravano che potesse addirittura vincere il Roland Garros, invece non è mai andato oltre i quarti di finale. A fare sfracelli sul rosso di Parigi ci ha pensato un suo coetaneo spagnolo.
Richard si è sempre distinto e ha divertito il pubblico, non solo francese, per il rovescio che alcuni specialisti considerano il più bello del reame. Richard non ha più il timing di una volta ma quando ha voglia di giocare e sta bene fisicamente è sempre un avversario da considerare con cura.
Non lo ha fatto il moscovita che pronti via ha perso il proprio servizio a 0. Sulle ceneri di quel game non giocato da Andrej, rischiando veramente solo al sesto gioco, Richard ha costruito le fortune del primo set.
Andrej picchia, Richard ragiona, varia gli schemi d’attacco, fa girare il rovescio con il quale ottiene un gran tesoretto di punti. Gasquet sente l’aria di casa, è nato a Beziers, cittadina non molto lontana da Marsiglia. Il pubblico lo applaude, lo apprezza, non gli fa mancare il suo calore nei momenti di difficoltà.
Nel secondo set al quarto game arriva il break per Rublev che gioca come sa con un tennis sincopato, sempre uguale a se stesso. Al nono gioco il francese ha una palla break che non riesce a sfruttare. Concede il fianco ad Andrej che non si fa pregare.
Sono al terzo, si riparte. Gasquet, lo vedrebbe anche un bambino, ci tiene molto a fare una gran bella figura. A Rublev danno fastidio i continui cambi di ritmo, la palla che torna indietro sempre con rotazioni diverse. Il moscovita nel secondo game si salva da quattro palle break, tre consecutive e così tiene il passo.
Gasquet gioca bene, diverte e si diverte. L’unico che non sta passando un bel momento è Rublev che subisce al sesto gioco il break. Richard lo conferma nel gioco successivo e si porta sul 5-2. I suoi colpi sono un vero piacere vederli. E’ a un passo dalla vittoria inaspettata e sorprendente.
Rublev controbrekka e non cede. Il nono gioco è suo a 30. Completa la rimonta e si porta sul 5-5. Arriva anche il sorpasso. Andrej è ormai ad una passo dai quarti di finale che sembravano quasi insperati. Con le ultime risorse Richard dà grande prova di sé, di forza e di carattere oltre che di tecnica. Strappa il servizio a 15. A decidere sarà il jeu decisif.
Tie-break. Girano sul 4-2 per il moscovita. Andrej strappa un piccolo vantaggio che riesce a tenere fino alla fine. Ma quanta fatica! Vittoria di Rublev che si è ripreso ad un passo dal baratro.
Rublev-Gasquet 6-4 3-6 7-63