La partita di secondo turno tra Felix Auger Aliassime (3) e Jo-Wilfried Tsonga è qualcosa di più di un match generazionale. E’ vero che tra i due ci sono quasi quindici anni di differenza, ma i loro curriculum – passato e immagino futuro – li fanno essere giocatori diversi.
Il giocatore di Le Mans ha avuto la sfortuna di giocare nel periodo peggiore della storia del tennis per vincere titoli importanti. Contro di lui non solo i big four che hanno cannibalizzato il Circuito ma anche altri player come Wawrinka e Ferrer, giusto per citare i primi che mi vengono in mente, che gli hanno reso la vita difficilissima. Jo ha comunque vinto diciotto titoli, ha fatto finale e semifinali Slam, quasi il meglio in un periodo così difficile.
Auger si è giusto sbloccato domenica scorsa vincendo a Rotterdam dopo otto finali perse senza vincere un set. E’ in netta ascesa. E’ destinato a fare meglio del francese.
Tsonga sta provando a giocare la partita che ieri ha fatto Gasquet contro Rublev. Il tifo è tutto per lui – a Marsiglia ha vinto tre volte – e Jo-Wilfried vuole dimostrare che la generazione dei tennisti francesi nati alla metà degli anni ’80 non è morta, ha ancora qualcosa da dire nonostante una condizione fisica precaria.
Auger tenta di scappare, di far valere la freschezza atletica contro il player che ha bisogno di un po’ di tempo per entrare in partita. Felix ha l’opportunità di volare fino al 5-1 ma si fa riprendere dal francese in gran palla. 4-4.
Il diritto e il servizio di Jo continuano a far male anche se lui non si muove più con la leggerezza di un tempo. Auger sembra sorpreso dalla rimonta, forse pensava di sbrigare la pratica senza trovare molta fila in ufficio. Anche i colpi d’inizio gioco di Felix sono devastanti da qualche mese, forse da quando lo segue Toni Nadal. Sono diventati più cattivi e maggiormente aggressivi.
Tsonga tira diritti potenti e precisi che sembra ancora un ragazzino con tanta voglia di vincere, non un trentaseienne prossimo alla pensione tennistica. In questo momento è oltre la duecentesima posizione mondiale. Tsonga, per quello che ha fatto vedere, si assicura un meritato tie-break.
Tie-break. Con quattro punti consecutivi Auger recupera ma Tsonga continua a tallonarlo da vicino. Felix ha imparato a chiudere e lo dimostra anche in questo primo set che vince per 7 punti a 3.
Nella seconda frazione, anche se non vorrebbe cedere, si vede che Tsonga ha meno energie, i suoi colpi vincenti si fanno più sporadici, i gratuiti aumentano. Auger diventa sempre più pericoloso con il passare dei game e scappa via con il secondo break al quinto gioco. Ormai la fine dell’incontro non è lontana.
Tsonga fa ancora in tempo a vincere il settimo game senza concedere nulla, ma all’ottavo il canadese chiude in modo prepotente e sicuro.
Auger incontrerà Ivashka nei quarti di finale.
Auger Aliassime-Tsonga 7-63 6-2