Daniil Medvedev (1) nel momento in cui è virtualmente n°1 del mondo, da lunedì lo sarà ufficialmente, dopo il dominio incontrastato di oltre tre lustri dei big four, perde di nuovo dopo la finale dell’Australian Open, contro Rafa Nadal (4) in un match che fin dalle prime battute si era visto che sarebbe stato molto difficile per il moscovita.
I precedenti dicevano 4 a 1 a favore del giocatore di Manacor e anche in questa semifinale si è visto fin dalle prime battute che per Daniil la partita sarebbe stata in salita.
Medvedev gioca lungo e sul rovescio dell’avversario senza mai riuscire tuttavia a incidere sul gioco del maiorchino che variando continuamente le traiettorie lo manda fuori giri.
Le prime due palle break arrivano immediatamente ma è al quarto gioco, complice un doppio fallo e altri errori di Daniil, che il primo set prende la direzione di Nadal. Rafa nei giochi successivi quando serve lascia le briciole all’avversario che non lo riesce mai a mettere in difficoltà. Per il russo sono troppi gli errori, pochissimi gli spunti tecnici veramente rilevanti. 6-3.
Il secondo set è molto più emozionante. Incomincia con un break immediato di Rafa che conferma e si porta sul 2-0 ma il bello deve ancora arrivare. Sono il quarto e il sesto gioco a rappresentare i veri momenti di svolta del match.
Nadal salva quattro palle break al quarto gioco quando Medvedev è abbastanza bravo a risalire da 40-15 ma non lo è così tanto da convertire almeno uno dei punti che gli avrebbero permesso di rientrare in gioco grazie ad un avversario che sa dare sempre il massimo quando il livello agonistico si alza notevolmente.
Quando il russo sale di livello Nadal si dimostra competitivo. Lo conferma ancora di più al sesto gioco, game più lungo e intenso dell’intero match, nel quale le palle salvate da Rafa diventano addirittura sette. Lo spagnolo si affida al repertorio completo che da tanti anni ha ormai a disposizione, compreso palle corte e volée, e che nei primi tempi giocava pochissime volte.
Nadal ha dimostrato di avere il carisma e la voglia di vincere di un ragazzino, anche nel nono gioco quando ha saputo chiudere alla seconda opportunità recuperando da 40-0 Medvedev. 6-3.
Troppi gli errori del russo che soffre il maiorchino dal punto di vista tecnico ma anche psicologico perché con lui non riesce quasi mai ad esprimersi ai massimi livelli.
Nadal-Medvedev 6-3 6-3
Rimane il fatto che Rafa non era mai partito così bene in carriera. Finora ha giocato 14 partite e ha sempre vinto. La quindicesima la giocherà con il britannico Cameron Norrie (6) che ha regolato, nel primo match di semifinale, Stefanos Tsitsipas (3) con un doppio 6-4.
Il greco ha dimostrato finora di non aver raggiunto quello stato di grazia che lo aveva visto arrivare ad un solo set dalla vittoria al Roland Garros. E’ chiaro che l’operazione al gomito subita questo autunno non gli ha ancora permesso di esprimersi al meglio anche se da quando si giocherà sulla terra rossa il suo rendimento non potrà che migliorare.
Come ho detto ha perso con il britannico Cameron Norrie che, con Evans che alterna buone partite ad altre inguardabili e Murray ormai a fine carriera nonostante la grande volontà che ci sta mettendo per tornare competitivo, è ormai da considerare il miglior player del Regno Unito.
Nonostante abbia giocato una partita alle Atp Finals di Torino e sia vicinissimo alla top ten che raggiungerà se batterà Nadal con il quale comunque nei tre precedenti non ha mai vinto un set, è uno dei giocatori più sottovalutati del Circuito.
Norrie con il greco è stato chirurgico perché ha saputo approfittare, sul 4-4 in entrambi i set, di due game giocati male da Stefanos. Bisogna dare merito a Cameron che il successo è arrivato tuttavia grazie all’altissima percentuale ottenuta al servizio nel quale ha ceduto pochi punti. Norrie ha rischiato solo al sesto gioco del secondo set nel quale ha concesso una palla break.
Solido nei fondamentali di risposta e quasi ingiocabile al servizio Norrie ha sicuramente meritato la vittoria. Ora l’asticella si alza e di parecchio perché Nadal ad Acapulco avrà il pubblico dalla sua e una gran voglia di vincere il suo quarto titolo. Il primo arrivò nel 2005 a 18 anni quando il torneo si giocava sulla terra rossa.
Norrie-Tsitsipas 6-4 6-4