Vittoria meritata che dimostra grande carattere quella di Jannik Sinner (9) su Andrej Rublev (5). L’altoatesino aveva già incontrato e battuto il russo circa un anno fa ai quarti di finale del torneo di Barcellona. Oggi non ha certo giocato la sua migliore partita, ma quest’anno le cose vanno in un certo modo.
I successi non arrivano quasi mai in modo limpido. All’interno della stessa partita vediamo più Sinner. Quello prepotente e capace di giocare in progressione riuscendo ad esaltare il pubblico alternato ad altri – condizionato anche da alcuni problemi fisici come le vesciche all’alluce che non sembrano dargli tregua – nei quali i colpi non escono dalle corde della racchetta in modo pulito e le esecuzioni non sono precise, gli errori troppi.
Ad esempio nel primo set, dopo un gran bel recupero dal 3-5, grazie anche ad alcuni errori del russo compreso un doppio fallo, Jannik perdeva il controllo del diritto e Andrej senza troppo strafare era bravo e lesto ad incassare.
Non sembrava auspicare niente di buono nemmeno il secondo set nel quale già dal primo game, perdendo il servizio, Sinner era costretto a rincorrere. Lo faceva tuttavia molto bene dopo il medical time out nel quale l’intervento all’alluce destro è sembrato oltre che riparatorio anche salvifico.
Da quel momento l’altoatesino incominciava a giocare con più precisione e a comandare con i piedi dentro il campo. Il moscovita, che sa esaltarsi solo nei momenti nei quali sta vincendo, incominciava a perdere tutte le certezze che aveva accumulato fino a quel momento.
Servire per Rublev diventava un incubo se si pensa che in due set lo perdeva la bellezza di sei volte. A non funzionare non era solo la prima ma anche la seconda che diventava un vero salvadanaio per l’altoatesino che messo in cassaforte il secondo set in modo perentorio, nel terzo aveva solo qualche titubanza fino al 2-2.
Il finale era solo per lui seguito dal pubblico del Campo Ranieri III che lo incitava a gran voce ad ogni punto. Dal 2-2 Andrej perdeva il servizio ancora al quinto e al nono gioco, riuscendo a salvaguardare solo il settimo dove salvava anche una palla break.
Oggi Jannik battendo il finalista dello scorso anno raggiunge il terzo quarto di finale in un Masters 1000, dopo quelli di Miami del 2021, dove si spinse fino alla finale, e del 2022 dove è stato costretto al ritiro.
Domani incontrerà Zverev che in questo torneo ha sconfitto Delbonis e Carreño Busta senza perdere un set. Dei tre precedenti, 2-1 per Zverev, a me piace ricordare l’unico incontro giocato sulla terra del Roland Garros dove Jannik vinse in quattro set.
Sinner-Rublev 5-7 6-1 6-3