Stefanos Tsitsipas bissa il successo dell’anno scorso al torneo di Montecarlo come alcuni grandi che hanno fatto la storia di questo sport. La sua è impresa importante se non proprio epica.
E’ stato tuttavia un successo diverso da quello del 2021. Dodici mesi fa giocava tre metri sopra il cielo, i suoi colpi partivano puliti dalle corde della racchetta, le discese a rete erano perentorie, le volée delle vere acrobazie. Apriva gli angoli con colpi stretti, spesso di controbalzo, i suoi diritti erano fendenti. Tutto gli riusciva con estrema semplicità.
Furono per lui due mesi magici. Dominò al Country Club senza perdere un set, a Barcellona arrivò ad un punto dal vincere il titolo. Lo fermò Nadal sul traguardo. Perse al Foro Italico ai quarti di finale in un match durato due giorni contro Djokovic e sempre contro il serbo assaporò la vittoria al Roland Garros prima di essere raggiunto e superato al quinto set dopo aver vinto i primi due.
La seconda parte di stagione fu deludente e quest’anno se si esclude la semifinale all’Australian Open non sono arrivati fino a questo torneo risultati straordinari. In mezzo c’è stata l’operazione al gomito, la terapia, la ripresa comunque non lentissima perché nel primo Slam dell’anno ha giocato abbastanza bene e soprattutto ha dimostrato di saper lottare, di saper andare oltre il dolore.
Ora vengono i tornei ai quali chiede il massimo. La sconfitta al Roland Garros dello scorso anno non credo l’abbia ancora completamente digerita. Chi saranno i suoi avversari più temibili? Penso pochi.
Bisognerà vedere in che condizioni sarà Nadal, come starà Djokovic. Ruud e soprattutto Alcaraz, che il greco soffre particolarmente, potrebbero essere delle sorprese, così come Sinner se starà bene. Stefanos, con la vittoria in questo primo Masters 1000 di stagione sul rosso, e considerando che la sua condizione fisica e tecnica non potrà che migliorare si propone, secondo me, come il giocatore da battere per il Roland Garros 2022.
Mancano ovviamente ancora 50 giorni, sicuramente c’è tanta strada ma per lui potrebbe essere uno stradone con poche curve e anche in discesa. I suoi limiti mi sembrano tuttalpiù emotivi. Da questo punto di vista certe volte ha dei vuoti dei quali potrebbero approfittarne gli avversari. Quando il bottino è importante spesso ha sofferto e ha avuto prestazioni deludenti.