Immagino che pochi credevano possibile il quarto di finale tra Andrej Rublev (7) e Marin Cilic (20). Il moscovita a mio parere è un sopravvissuto dal match che stava giocando agli ottavi contro Sinner. Troppa distanza tra i due fino ad un momento prima che Jannik incominciasse a zoppicare.
Per l’altoatesino è iniziato l’inferno che l’ha costretto al ritiro dopo che si è trascinato la gamba per una quarantina di minuti. Il moscovita si è tranquillizzato d’incanto e ha vinto un match altrimenti difficilissimo da portare a casa.
Il croato contro Medvedev (2), difficile vedere una seconda testa di serie di uno Slam così indolente, ha sciorinato una delle versioni migliori del suo tennis, quella che faceva vedere quando giocava le finali Slam e vinceva quella di Flushing Meadows. Contro il moscovita non c’è mai stata partita, mai Daniil ha fatto capire che sarebbe stato in grado di far valere il suo altissimo status.
Rublev e Cilic si sono incontrati sei volte. Quattro volte ha vinto Andrej. A Cilic solo la vittoria sul rosso di Ginevra quando il moscovita era ancora minorenne e a Melbourne quest’anno al terzo turno in quattro set. Personalmente credo che se il croato saprà ripetere la prestazione che ha sfoggiato contro Medvedev parta favorito.
Sono due attaccanti che privilegiano il diritto. Il servizio di Cilic è più efficace. Marin gioca con i piedi dentro il campo e cerca sempre le righe. Il suo obiettivo è togliere il tempo all’avversario. I giochi sono veloci, gli scambi rapidi. Non si sono ancora viste palle break. Il servizio finora è stato dominante. 3-3.
Le prime palle break sono del moscovita. Il croato le annulla e rimane in vantaggio. Fondamentali come al solito per lui il servizio e il diritto. Nel nono gioco Cilic salva due palle break ancora con il servizio. Finora negli ultimi due game nei quali ha servito ne ha salvate cinque. Rimane in vantaggio. 5-4 Cilic.
Continua l’equilibrio in termini di punteggio anche se finora il moscovita è l’unico che ha avuto palle break. Direi che con merito Rublev brekka all’undicesimo gioco perché Marin manda un diritto fuori misura. 6-5 Rublev. Andrej vince a 0 il dodicesimo game e quindi il primo set. 7-5 Rublev.
La seconda frazione inizia meglio per il croato che brekka al secondo gioco. Finora Cilic ha liberato poco i suoi colpi. Vediamo se ora cambierà qualcosa per lui in termini di sicurezza. Intanto corre sul 3-0. Non posso dire che la partita sia bella. Si vede poco tennis. Il croato nel quinto game fa tre ace. 4-1 Cilic.
Marin quando serve ha sempre delle difficoltà. Troppe visto il livello della battuta. Nel nono gioco Andrej recupera da 40-0 ma al quinto set point con un ace il croato rimette il match in parità. 6-3 Cilic.
All’inizio del terzo set vediamo le solite schermaglie che non portano mai ad un gioco spettacolare, ma abbastanza monotono. 2-2. Il moscovita annulla due pericolose palle break e rimane in vantaggio. Con il ventiduesimo ace Cilic si riporta in parità. 3-3.
Non ce ne vogliano Andrej e Marin ma con i quarti di finale che abbiamo visto ieri ci eravamo abituati molto meglio. Il livello del gioco di oggi è nettamente inferiore. Nel fatidico settimo game uno scambio prolungato sulla diagonale del rovescio dà al croato il break che lo porta abbastanza vicino ad aggiudicarsi il terzo set. 4-3 Cilic.
Mancano gli schemi, strategie vincenti se ne vedono pochissime. Il break ottenuto dal croato al settimo game come prevedevo è stato comunque sufficiente per vincere un set che non ha mostrato nulla di particolarmente eclatante. 6-4 Cilic.
Rublev non cerca variazioni al suo gioco abbastanza monotono. Non fa palle corte, costruzioni d’attacco, slice di rovescio e il suo diritto è giocato quasi sempre alla stessa velocità.
Nonostante tutto, il livello non eccelso del match gli permette di brekkare all’ottavo gioco e confermare il vantaggio. Negli ultimi game il moscovita ha fatto meno errori e con qualche accelerazione è riuscito a portare al quinto un match che sta avanzando lentamente. 6-3 Rublev.
Vediamo se varrà più l’esperienza o il residuo di energie fisiche che in Rublev dovrebbero essere di più. Andrej fa rigiocare un servizio che l’arbitro aveva visto fuori. Esempio di grande correttezza. Non mancano alcune fiammate, dei bei punti ma la partita nel complesso non entusiasma. Ormai comunque siamo abbastanza vicini alla linea d’arrivo e quindi il livello si dovrebbe alzare. Credo che il risultato si giocherà, visto il sostanziale equilibrio, su pochi punti.
Nessuna palla break nei primi sei game. In questo momento tuttavia anche se il gioco continua a essere scarno si vedono più vincenti e meno errori. 3-3.
Cilic in questo set ha servito per primo. E’ questo un vantaggio soprattutto psicologico non indifferente perché, mantenendo la battuta, gli ha permesso di rimanere sempre in testa. Il moscovita si trova così sempre in una situazione di recupero. 5-4 Cilic 30-40, match point per il croato. Marin commette tre errori. Si ricomincia. 5-5.
Nell’undicesimo game è Rublev ad avere palla break che viene annullata dal ventinovesimo ace. Cilic si porta sul 6-5. Marin in particolare sembra stanco. Deve affrettare la conclusione degli scambi. 6-6.
Il match sarà deciso dal super tie-break. Vince chi arriva prima a 10. Il jeu decisif dipenderà da come serviranno. Finora lo stanno facendo abbastanza bene. Girano sul 4-2 Cilic. Anche la risposta tuttavia sta facendo la sua parte e finora è a favore del croato. 6-2. Ancora ace di Marin, è il terzo nel tie-break. 7-2. Buona azione di costruzione d’attacco che gli dà ancora un punto. Un altro lungolinea vincente del croato. 9-2. Un errore di Rublev permette al croato di chiudere per 7-62.
Per Cilic sarà la prima semifinale al Roland Garros. Venerdì incontrerà il vincente della partita che si gioca fra circa trenta minuti tra Ruud e Rune.
Cilic-Rublev 5-7 6-3 6-4 3-6 7-62