Matteo Berrettini (2) e Botic van de Zandschulp si sono incontrati solo una volta ma è stata una partita importante perché era il secondo turno di Wimbledon. In questo torneo Botic ha sconfitto il ventiduenne qualificato inglese Jubb, Dimitrov e Fokina. Il romano ha battuto abbastanza facilmente Evans, con difficoltà il lucky loser Kudla, e Paul dopo un inizio ostico.
L’azzurro nei primi due game al servizio è ingiocabile. L’olandese gioca in spinta. E’ propositivo ma già al sesto game si trova a fronteggiare diverse difficoltà. Lo perde alla nona palla break in un gioco molto lungo e meritato dall’allievo di Santopadre che fa valere la sua capacità e maggiore esperienza sui manti erbosi. Conferma il vantaggio. 5-2 Berrettini.
Berrettini finora ha perso solo un punto quando ha servito. Nel nono game quando il romano va a servire per il set mette in campo troppe poche prime e commette errori che finora non si erano visti. Controbreak dell’olandese che si rimette in partita salvando anche un set point. 5-4.
Matteo tuttavia non demorde e nel decimo game gioca il migliore in risposta vincendolo a 15. 6-4 Berrettini.
L’azzurro continua a mettere sotto pressione l’olandese. Nel quarto gioco ha tre palle break consecutive. Un paio di queste le avrebbe potuto giocare meglio. Botic rimane concentrato e in scia. 2-2.
Sul 3-2 30-40 la partita viene interrotta per pioggia. Si riprende dopo circa trenta minuti. L’olandese onestamente non è fortunato. E’ costretto a servire sulla palla break contro. Viene brekkato. Matteo conferma e si porta ad un passo dalla finale. 5-2 Berrettini.
Ora al nono game l’olandese deve giocare le ultime possibilità per rimanere nel match. Obbligatorio strappare il servizio all’avversario. Matteo chiude con una gran bella volée di rovescio recuperando da 0-30. 6-3 Berrettini.
Per il romano sarà la seconda finale consecutiva al Queen’s.
Berrettini-van de Zandschulp 6-4 6-3
Credevo che domani Matteo incontrasse Marin Cilic (7) che sull’erba si esprime al meglio, lo dimostrano la sua finale a Wimbledon 2017 e le vittorie in questo torneo nel 2012 e nel 2018. Contro ogni previsione invece il croato nato a Medjugorje è stato battuto dal serbo Filip Krajinovic con un perentorio 6-3 6-3.
Nel primo set tre doppi falli, due al quinto e al nono gioco, sono stati determinanti per rompere l’equilibrio. Nel secondo set lo strappo definitivo è arrivato al quarto game.
Per la finale difficile immaginare il romano non favorito visto che la sua percentuale di vittorie su questa superficie è altissima mentre il serbo fino a questo torneo dove ha sconfitto in sequenza Brooksby, Querrey, Peniston e appunto oggi Cilic non ha mai avuto un feeling particolare sull’erba.
Krajinovic-Cilic 6-3 6-3