Il tennis mondiale sta vivendo un momento di passaggio. Lo sanno tutti, anche chi lo osserva da spettatore non sempre attento. Credo tuttavia che fossero in pochi quelli che si aspettavano un torneo così colmo di sorprese come questo di Montreal.
C’è almeno un’attenuante: per i più forti è solo una tappa di avvicinamento all’Open degli Stati Uniti quindi, pur essendo un Masters 1000, arriva in un momento particolare della stagione.
Buona parte dell’anno è passato e molti player fanno i propri calcoli tra risorse e aspettative. Il torneo arriva in un momento in cui molti si sono prese alcune settimane di riposo per ricaricarsi e quindi la forma non può essere smagliante.
C’è chi ha giocato un solo torneo dopo Wimbledon, sul rosso o sul cemento americano, chi nessuno e non mancano i problemi fisici e gli assenti. Non ci sono Djokovic, Zverev e Nadal. Il torneo è partito zoppo ma credo che nessuno si aspettasse quello che è successo in particolare ieri.
Pronti via è uscito Medvedev (1) per mano di Kyrgios, Tsitsipas (3), che quest’anno sembra aver perso lo smalto dei giorni migliori, contro il qualificato inglese Draper, Rublev (5), che non è più quello dello scorso anno o dell’inizio di stagione, con Evans e Alcaraz (2) che ha ceduto in modo netto al terzo set con Paul.
Probabilmente a Flushing Meadows torneranno a essere rispettate le gerarchie, ma a oggi possiamo dire che fare una previsione per un incontro è diventato molto difficile, quasi un terno al lotto come succede nel tennis femminile. E’ in atto un cambio generazionale nel quale tuttavia i ragazzi nati nel nuovo millennio non sono ancora completamente pronti a ricevere il testimone e i giocatori della seconda metà degli anni ’90 stanno forse deludendo un po’ le aspettative.
La partita più attesa era quella tra Medvedev e Kyrgios. Ha vinto l’australiano che sta imparando a disimpegnarsi anche in partite difficili, dove è costretto a recuperare.
Pochi credo si attendessero la sconfitta di Alcaraz contro Paul. Carlos ha giocato una prima parte di stagione straordinaria. Era chiaro che prima o poi potesse trovare degli ostacoli. Deve maturare soprattutto dal punto di vista emotivo.
Sinner, che comunque ha due anni di più e maggiore esperienza all’interno del Circuito, ha dimostrato che anche quando non è in giornata come ieri contro Mannarino sa attendere il momento giusto per entrare in partita.
Delle prime otto teste di serie sono rimaste in tabellone Ruud (4), Auger (6), Sinner (7) e Hurkacz (8). Oltre a loro ci sono anche Norrie (9), Fritz (10), Cilic (13), Bautista (15) e Monfils (17).
Questi gli ottavi di finale che si giocheranno come di consueto tutti oggi:
Kyrgios-De Minaur
Ramos Vinolas-Hurkacz
Ruud-Bautista Agut
Norrie-Auger Aliassime
Sinner-Carreño Busta
Monfils-Draper
Evans-Fritz
Cilic-Paul
E’ difficile fare previsioni anche perché potrebbero esserci altre sorprese. L’unica cosa certa è che noi faremo il tifo per Sinner, anche se immagino che la partita contro Carreño non sarà per nulla semplice.