Non poteva finire peggio l’avventura di Lorenzo Sonego a Flushing Meadows. Accompagnato fuori dal campo dal suo avversario Jordan Thompson e dal fisioterapista perché non riusciva più a camminare per crampi dopo oltre tre ore di battaglia. Un’altra sconfitta amara, quasi una beffa se si pensa ai primi due set vinti per 6-2 6-1 in un’ora, in un match che sembrava a senso unico, quasi una formalità.
Lorenzo è partito centrato e molto concentrato con un tennis in pressione fin dai primi scambi. Era tempo che non lo vedevo giocare così bene. L’australiano commetteva troppi errori di diritto anche perché la velocità di palla del piemontese era nettamente superiore.
I primi due set sono filati lisci per Lorenzo al quale sono riuscite soluzioni tecniche e tattiche di buon livello. Nel primo l’azzurro ha brekkato al primo e al quinto game lasciando solo un paio di occasioni di parziale recupero. 6-2 Sonego.
Nella seconda frazione Lorenzo ha giocato ancora meglio non dando alcuna possibilità all’australiano che ha tenuto il servizio solo una volta. 6-1 Sonego.
Nel terzo set era prevedibile che Lorenzo potesse avere un momento di calo anche perché il player di Sidney è diventato maggiormente aggressivo e ha incominciato a farsi vedere di più dalle parti della rete.
Il torinese è andato immediatamente in svantaggio perdendo il turno di servizio iniziale e da quel momento il terzo set è diventato per lui una scalata molto ardua. Il secondo break subito nel settimo gioco ha chiuso una frazione nella quale ha mostrato quegli alti e bassi che ormai gli conosciamo da tempo. 6-2 Thompson.
Dal quarto set si è iniziato a capire che per il piemontese si poteva consumare un altro dramma sportivo. Nell’ultimo anno e soprattutto negli ultimi mesi ne ha collezionati molti. Un livello di gioco discreto, almeno a tratti, ma l’incapacità ormai quasi cronica di saper chiudere match nei quali spesso lotta fino all’ultima palla.
Intanto il player di Sidney, ormai entrato pienamente in partita, cambiava tattica di gioco. Il suo tennis diventava sempre più aggressivo, diminuiva gli errori di diritto e non concedeva quasi più nulla con il rovescio al contrario del torinese che ha aumentato e di molto gli errori con i fondamentali e soprattutto non è riuscito più a rispondere. A Jordan è bastato il solo break iniziale senza più rischiare nulla nel proseguo del set. 6-4 Thompson.
L’inizio dell’ultima frazione sembrava promettere un possibile ritorno di Sonego ma era solo un’illusione che svaniva nel terzo game quando l’azzurro giocava un pessimo gioco falcidiato da errori e doppi falli. E’ finita con l’allievo di Arbino che incominciava ad accusare fastidi alla gamba sinistra fino al drammatico esito finale del quale ho dato conto. 6-4 Thompson.
Il problema di Sonego è sicuramente mentale anche se dal punto di vista tecnico, pur migliorato, ha ancora diverse lacune che in certi frangenti si fanno evidenti e diventano delle falle delle quali i suoi avversari, conoscendolo ormai molto bene, sono sempre pronti ad approfittarne.
Deve riflettere e finché è ancora in tempo trovare stimoli fuori dall’ambiente che finora lo ha fatto crescere e diventare n°21 della classifica mondiale. In certe occasioni bisogna avere coraggio e cambiare rotta. Questa è una di quelle. Spero che venga consigliato bene perché è un giocatore che per il tennis che mette in campo per buona parte del match può giocare tranquillamente a livello top 50, lasciando tuttavia perdere ambizioni che non sono alla sua portata.
Intanto il colombiano Galan ha sconfitto Tsitsipas … . Un’altra occasione mancata per provare ad andare avanti in un tabellone che avrebbe potuto promettere bene.
Thompson-Sonego 2-6 1-6 6-2 6-4 6-4