Lorenzo Musetti (26) ha incontrato al secondo turno il giocatore olandese Gijs Brouwer nato negli Stati Uniti 26 anni fa. Poco conosciuto al grande pubblico, ha dovuto superare le qualificazioni. Al primo turno del tabellone principale ha battuto Mannarino probabilmente appagato e forse ancora un po’ stanco per la vittoria ottenuta sabato scorso a Wiston Salem.
Il player olandese, attualmente n°181 della classifica mondiale, suo best ranking, viene dal tennis Challenger ed è per esperienza e risultati di un livello inferiore al carrarino che comunque ha fatto difficoltà, in particolare nei primi due set, a imporre il suo gioco fatto di variazioni e cambi di ritmo.
La vittoria è arrivata dopo aver perso il primo set come era successo già al primo turno contro Goffin. Il mancino olandese è dotato di buona mano, un ottimo servizio e più che discrete qualità a rete. Le prime palle break del match sono arrivate all’ottavo gioco quando Lorenzo ha commesso due errori gratuiti che è stato bravo ad annullare per portare la prima frazione al tie-break dove l’olandese si è mostrato più incisivo e disposto a chiudere con attacchi prepotenti. Il 7-1 finale ci dice che il jeu decisif non ha avuto storia.
L’inizio del secondo ha visto Musetti subito pronto ad approfittare delle prime vere incertezze dell’avversario che ha perso il primo turno di servizio e non è stato più in grado di impensierire l’azzurro che con il passare dei minuti è apparso meno incerto tecnicamente e più sicuro tatticamente, con le idee chiare su come anticipare le mosse di Gijs. Il break iniziale è stato sufficiente a Lorenzo per vincere il secondo set senza rischiare nulla sui suoi turni di servizio.
Nel terzo set il momento decisivo è arrivato al sesto game perché il carrarino è stato bravo a salvare quattro pericolosissime palle break dopo che all’inizio della frazione un Musetti spumeggiante sembrava aver trovato la svolta con un break al terzo game subito contraccambiato.
Sul 4-4 Lorenzo volava sullo 0-40 e alla terza opportunità un diritto lungolinea gli dava la chiave d’accesso per chiudere a 15 sul suo servizio al decimo game.
Il quarto set dimostrava la differenza in esperienza e capacità di saper giocare al meglio i punti che contano. Anche se Lorenzo ha solo vent’anni ha comunque maggiore abitudine alle partite che si allungano. Il suo livello andava in crescendo – si muoveva sempre più velocemente e diventava aggressivo – mentre il calo dell’olandese era evidente con lo scorrere dei game.
Lorenzo brekkava al terzo e al settimo gioco e le due opportunità che ha offerto a Gijs all’ottavo game erano solo un fuoco di paglia e nulla più. Confortante questo finale in crescendo così come è stata importante la vittoria sul filo di lana contro Goffin.
Significano che l’apprendimento di Musetti è abbastanza rapido e il suo lavoro è completo perché riguarda sia l’aspetto fisico che quello mentale e tecnico visto che oggi rispetto ad un anno fa anche sul cemento si muove meglio e la sua posizione in campo è sicuramente migliorata. I colpi sono maggiormente penetranti anche se ancora non mancano i momenti di rilassamento e scarsa attenzione.
Musetti incontrerà al terzo turno il bielorusso Ivashka che ha sconfitto a sorpresa uno dei possibili papabili come il polacco Hurkacz che su questi campi abitualmente si esprime molto bene.
Musetti-Brouwer 61-7 6-3 6-4 6-2