Rafael Nadal (2) ha dovuto aspettare sette anni per vendicarsi della bruciante quanto inaspettata sconfitta che subì agli US Open contro Fabio Fognini che giocò tre set da favola recuperando una partita che sembrava nelle mani sicure del maiorchino.
E pensare che anche stavolta un pensierino ce lo stavamo facendo. Fabio al primo turno con Karatsev aveva iniziato il match malissimo. Questa notte è successo il contrario. Il ligure è partito al meglio giocando colpi da fondo veloci a tagliare il campo, precisi e in pressione, complice anche lo spagnolo che ha iniziato il match lento e fuori giri. Al terzo e al settimo game sono arrivati i break che hanno portato il ligure ha vincere meritatamente e con relativa facilità il primo set.
Ci aspettavamo immediatamente la risposta del mancino di Manacor ma le difficoltà sono continuate. Fabio ha incominciato a commettere da fondo un numero maggiore di errori ma il rendimento di Nadal non riusciva a salire con continuità. Nei primi cinque game abbiamo assistito a continui break da parte di entrambi e quando Fognini ha vinto il sesto game si è sperato che anche il secondo set potesse prendere la direzione voluta.
Sul 4-2 Fognini, Nadal ha incominciato a macinare gioco. I suoi diritti arrotati a far uscire dal campo Fabio e i suoi rovesci angolati, lunghi e precisi hanno incominciato a incidere e la partita punto dopo punto ha avuto una svolta. Con i successivi quattro game – break all’ottavo e al decimo gioco – Rafa riportava il punteggio dei set in parità e da quel momento incominciava un nuovo match nel quale il giocatore di Arma di Taggia era solo un co-protagonista.
Nel terzo e nel quarto set c’è stato un solo giocatore in campo e nonostante la forte racchettata sul naso che si era dato Rafa dopo che aveva colpito la palla con il rovescio e che lo ha costretto al medical time out – erano 3-0 al quarto set – Fognini è uscito dal match punto dopo punto dimostrando che ormai la sua autonomia fisica e di attenzione soprattutto quando il livello tecnico e agnostico si alza è limitata nel tempo.
Nel terzo set non è bastato il break a 0 che Fognini ha effettuato nel quinto gioco che ha ridotto parzialmente la distanza e neanche le due palle break che ha avuto nel quarto gioco della frazione successiva. Troppo poco per contrastare il gioco di Nadal che con il passare dei minuti si è fatto sempre meno falloso perché acquisiva fluidità e sicurezza.
Il parziale di 12 a 3 negli ultimi due set al quale vanno aggiunti gli ultimi quattro giochi vinti consecutivamente, come ho detto, nella seconda frazione, ci indicano che la speranza da parte di Fabio di poter ripetere il successo di sette anni fa è stata solo un fuoco tenue al quale si è potuto aggrappare per un’ora.
Rafa al terzo turno incontrerà il coetaneo Gasquet. I precedenti di 17 a 0 a livello Atp non lasciano speranze concrete al transalpino, anche se in questo momento Richard sta giocando abbastanza bene e si sta mostrando in discreta forma.
Nadal-Fognini 2-6 6-4 6-2 6-1