Sessantotto minuti sono serviti a Ruud per battere Bublik che è stato in partita fino al 5-6 e palla per andare al tie-break nel primo set. Nel secondo dall’1-1 cinque game di fila del norvegese gli hanno regalato una meritata semifinale in un torneo nel quale non ha ancora perso un set e dove il solo Tsitsipas lo ha impegnato.
Nel primo set il kazako ha offerto alcuni pezzi pregiati del repertorio, tra ace, palle corte e vincenti che hanno lasciato fermo l’avversario.
Ruud sapeva che per non rischiare avrebbe dovuto giocare traiettorie profonde e una buona percentuale di prime. Era certo che gli errori che avrebbero fatto la differenza sarebbero arrivati. Così è stato.
Nel secondo non c’è stato match. Bublik ha mostrato il peggio di sé, lasciando via via correre la partita senza offrire volontà e corsa ma solo un paio di palle ben ammaestrate che sono troppo poco per un quarto di finale di un Masters 1000. Un brutto spettacolo che non ha visto la complicità del figlio di Christian che ha continuato a giocare senza tradire i valori dello sport che vedono nell’impegno un asset fondamentale e trainante per se stesso e il pubblico.
Berrettini è in semifinale, la seconda volta in un Masters 1000. Non so bene spiegare cosa sia effettivamente successo, mi sento quasi impreparato a raccontare. Fino al 5-7 1-3 Matteo contro Garin era apparso troppo falloso nei momenti decisivi del primo set e all’inizio del secondo per sperare in una vittoria, magari lottata all’ultimo punto.
Per contro il giocatore di Santiago, senza strafare ma con una buona percentuale al servizio e un discreto gioco da fondo, pareva mettere al sicuro un successo che lo stava proiettando, secondo me senza troppi rimpianti per il romano, verso le semifinali. Improvvisamente la partita è girata a favore del nostro che non ha più concesso nulla all’avversario in termini di game, parziale di 11 giochi a 0, e poco dal punto di vista tecnico.
Il suo livello si è alzato sicuramente e senza quasi rendercene conto stavamo assistendo al declino psicofisico di Garin che punto dopo punto è sembrato irreversibile. Ha lottato, ha provato a rimettersi in gioco fino a metà del terzo set, poi ha ceduto di schianto. Per capire cosa sia successo, una sconfitta così netta a questi livelli avviene di rado se non ci sono motivi evidenti quasi sempre legati alla salute, dovremmo aspettare la conferenza stampa di Garin. Forse solo allora ne sapremo di più. Domani credo che un calo così da parte di Ruud non lo vedremo, dobbiamo attenderci una battaglia. Speriamo che le armi di Matteo siano ben affilate.