Non possiamo negare la delusione, speravamo nel miracolo. Jannik Sinner ha provato a recuperare, anche se con meno decisione del solito, contro il suo amico e compagno di doppio Hubert Hurkacz dopo aver perso il primo set e sotto 4-0 nel secondo. Il ragazzo di San Candido ha tentato fino alla fine di rimanere in partita in una giornata nella quale i colpi non uscivano dalla racchetta in modo fluido, l’apporto con il servizio era quasi nullo e gli errori non forzati da fondo si contavano in un numero inusuale.
Partito in affanno e subito sotto 0-3 è stato bravo a recuperare lo svantaggio con alcune accelerazioni e risposte al servizio che lo hanno riportato prima in parità e poi addirittura, quando sembrava che la partita stesse riprendendo vita, a servire per il set sul 6-5. Jannik ha perso il dodicesimo game giocando molto male e da quel momento le sue riserve fisiche e mentali si sono esaurite. Nel tie-break, dove spesso riesce a dare il meglio di sé, ha perso subito contatto e non è bastato sul 2-6 una parziale rimonta. Hubert ha chiuso 7-4.
Nel secondo set Jannik, nel momento in cui il polacco ha giocato il suo miglior tennis lasciando partire il braccio con assoluta scioltezza e andando spesso a chiudere a rete, ha perso due volte consecutivamente il servizio. Non è bastato il parziale recupero da 0-4 a 3-4. Ci sarebbe voluto il Sinner dei giorni migliori per condurre il sorpasso. Hurkacz ha meritato la vittoria perché non ha tremato nei momenti decisivi e perché ha mostrato una condotta di gara più esperta nel corso dell’intero match limitando al massimo gli errori in una finale che ha risentito del fatto che a giocarla erano due matricole.
Hurkacz dopo la vittoria a Delray Beach nel primo appuntamento della stagione non era apparso in gran forma. In questo torneo ha battuto Shapovalov, Raonic, Tsitsipas e Rublev. L’aria di casa, Hubert vive e si allena in Florida, gli ha fatto sicuramente bene. Ora lo aspettano i tornei sul rosso dove forse potrebbe trovare maggiori difficoltà a ripetere risultati di prestigio. Ha comunque la classifica di n°16 a confortarlo.
Sinner da domani sarà n°22. Dovrà riconfermarsi al Roland Garros dove l’anno scorso perse da Nadal ai quarti. Il suo progetto di giocatore universale, come ricorda spesso coach Piatti, è solo agli inizi e non potrà essere certo questa finale ottenuta con grande merito a demoralizzare un giocatore destinato a cambiare per sempre le sorti del tennis italiano.