Carlos Alcaraz (1)-Daniil Medvedev (3) è la semifinale che ci aspettavamo dalla parte alta. Per entrambi è la prima volta. Nell’ultimo anno il murciano ha dimostrato, vincendo il Queen’s, che anche su questa superficie è un talento straordinario.
Per Daniil il penultimo atto è un buon risultato visto che anche lui non si considera un giocatore da erba ma uno specialista del cemento. C’è da dire che tuttavia le sue palle si adattano abbastanza bene al manto erboso.
Primi game equilibrati nei quali il russo cerca maggiormente lo scambio ripetuto mentre lo spagnolo gioca con maggiori variazioni. Non ci sono state palle break. Il murciano gioca smorzate, improvvise accelerazioni e va anche a rete. Medvedev è più ancorato a fondo e da lì tesse la rete nella quale vuole imbrigliare l’avversario. 3-3.
L’ottavo game è fatale per il russo. Con un paio di vincenti giocati da campione il murciano brekka in modo chirurgico. Il nono è vinto a 0 da Carlitos grazie ad una serie di servizi che Daniil non controlla. In poco più di mezz’ora la prima frazione è dell’iberico. 6-3 Alcaraz.
Alcaraz ha alzato il livello nel momento giusto meritando, perché ha rischiato di più, il primo set.
Alcaraz con il primo doppio fallo concede palla break che viene annullata da un ace. Con una palla corta giocata di fino Carlitos pareggia il conto e con una bellissima volée arriva alla terza palla break che fa sua con una costruzione d’attacco da non lasciar scampo. Lo spagnolo conferma il vantaggio. 3-1.
Daniil vince il quinto game a 0. Carlos sta scendendo molto spesso a rete. In questo modo il moscovita non ha la possibilità di palleggiare. 4-2. Daniil vince il settimo game grazie ad un diritto lungolinea come punto conclusivo. 4-3 Alcaraz.
Il murciano continua battere in modo tale che non si possa rispondere o quasi. Alcaraz gioca in modo straordinario. Finora in campo c’è molta differenza. Improvvisamente la distanza sembra diventata incolmabile. Nuovo break. 6-3 Alcaraz.
C’è poco da dire e da analizzare. Quello che si è visto fa percepire una differenza in termini di esplosività, capacità tecniche e tattiche veramente notevole.
Nel terzo set Alcaraz vince il primo game a 0. Nel successivo Daniil commette due doppi falli e viene brekkato a 15. Ormai c’è un solo giocatore in campo anche perché il moscovita non ha strategie alternative per rendersi almeno un poco pericoloso. Confermato il vantaggio da parte del murciano. 3-0.
Improvvisamente nel quinto gioco arrivano tre palle break per il moscovita. Con alcuni errori e un doppio fallo controbrekka. 3-2. Alcaraz recupera due palle break ma non basta. Carlos con uno smash controbrekka di nuovo. 4-2 Alcaraz.
Bellissimo attacco in controtempo di Daniil che si procura due palle di un nuovo break. E’ buona la prima perché Carlitos fa un errore da fondo. 4-3. La partita si è sbloccata. Medvedev sta facendo quello che gli si chiedeva. Provare nuove strategie sperando che il murciano perda la concentrazione.
Indubbiamente Daniil sta giocando meglio e spinge tutto il possibile. Con una risposta straordinaria di Carlitos c’è un nuovo controbreak. 5-3. Con un servizio a uscire arriva il match point del murciano. E’ un diritto vincente nei pressi della rete che porta Alcaraz alla prima finale di Wimbledon a soli vent’anni. 6-3 Alcaraz.
Finale quindi tra il n°1 e il n°2 del tabellone, la migliore che ci potevamo aspettare.
Alcaraz-Medvedev 6-3 6-3 6-3