Lorenzo Musetti (14) due anni fa, alla sua prima esperienza da professionista sull’erba, giocò solo a Wimbledon. Non fece nessun torneo di preparazione, nemmeno un Challenger. Volò a Londra dopo aver conseguito la maturità linguistica e aver preparato i Championships su un campo da calcio vicino a casa sul quale ne improvvisò uno da tennis.
La sfortuna volle che alla sua prima esperienza su quella superficie incontrasse il polacco Hubert Hurkacz che se fosse possibile giocherebbe almeno metà stagione sull’erba. La partita fu dignitosa. Lorenzo non poteva fare niente di più contro un avversario che arriverà fino alle semifinali battendo Federer nei quarti e perdendo solo da Berrettini che in quei giorni era un’ira di dio.
L’anno scorso la preparazione fu meno raffazzonata. Giocò a Stoccarda e al Queen’s prima di perdere da Fritz senza vincere un set. Il californiano, molto più in forma di quest’anno, arrivò fino ai quarti dove cedette a Nadal in un match combattutissimo.
Quest’anno gli eventi lo hanno visto protagonista, forse non ancora di primo piano ma i passi in avanti ci sono stati e si sono visti. I quarti di finale a Stoccarda e al Queen’s hanno legittimato che sull’erba può far valere il suo braccio, il talento cristallino, le variazioni di ritmo. Non si può ottenere tutto con solo poche partite e quindi l’approccio di quest’anno all’erba deve essere considerato più che positivo in prospettiva di futuri miglioramenti che sicuramente arriveranno nei prossimi anni. Ricordo che Lorenzo, n°16 della classifica Atp, ha solo 21 anni compiuti il 3 marzo.
Nei primi due turni di Wimbledon ha sconfitto avversari nettamente inferiori a lui in tutto, compreso la classifica, ma sia con Varillas che con Munar, terraioli puri, ha mostrato un buon livello di gioco. Oggi l’asticella si è alzata di molto. Il destino ha voluto che rincontrasse Hubert Hurkacz (17). E’ stata sicuramente una partita diversa da quella di due anni fa ma anche questa volta non è riuscito a strappare set.
Lorenzo gioca bene soprattutto il primo set perso al tie-break, alcuni suoi tocchi sono da spettacolo puro, da applausi a scena aperta. Hubert si trova come nel giardino di casa in Florida. Verticalizza, serve tanti vincenti e costruisce palle perfette per scendere a rete. Non si vedono palle break fino al 5-4 Hurkacz, ma Lorenzo con il suo primo ace del match e con una bella palla corta riesce a rimanere in gioco fino al tie-break nel quale fa qualche errore di troppo e come se non bastasse cade sull’ultimo punto.
Anche se Lorenzo mette il massimo dell’impegno subentra sfiducia e incapacità a rovesciare un esito che sembra scontato, almeno su questa superficie. Nel secondo e nel terzo set i break arrivano presto con il polacco che continua a macinare ace e vincenti.
Se Lorenzo vorrà fare meglio deve fare meno doppi falli e riuscire ad entrare maggiormente nello scambio quando è in risposta accorciando i movimenti con il diritto e verticalizzando con ancora più decisione. Non so dire fin dove potrà arrivare su questa superficie ma è certo che il talento cristallino che Madre Natura gli ha donato lo farà giocare molto meglio di oggi perché ci saranno ancora tanti miglioramenti.
Sfida di altissimo livello quella che aspetta il polacco. Giocherà agli ottavi con il vincente tra Djokovic e Wawrinka.
Hurkacz-Musetti 7-64 6-4 6-4